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 2013  ottobre 05 Sabato calendario

LA COPPIA ARANCIONE: LARGHE INTESE A MILANO


Francesca indossava una giacca verde, Mario aveva già la barba: a unirli in matrimonio fu Aldo Aniasi sindaco socialista di Milano, il comandante «Iso» delle Brigate Garibaldi. Era il 23 settembre 1973. Pare che le famiglie dei giovani sposi - i Fezzi da Cremona e gli Zajczyk arrivati dalla Polonia nel campo profughi di Silvi Marina - che si erano conosciuti in pieno Sessantotto all’università Statale dato i loro caratteri tosti scommettessero che le nozze non sarebbero durate più di 6 mesi. Ma la prima crisi non si consumò per questioni ideologiche.
Mario Fezzi, che sarebbe diventato uno dei più importanti giuslavoristi italiani, l’intransigente avvocato della sinistra sindacale sempre schierato contro i padroni («Fezzi, il Robin Hood degli operai» scrivevano nelle fabbriche) e, in anni più recenti, protagonista di dure polemiche con Pietro Ichino (suo collega ex Pd ora con Mario Monti) e contro la legge Fornero, nella vita privata è uomo gioviale, amante della buona cucina s’arrabbiò quando sua moglie, Francesca Zajczyk, oggi ordinario di sociologia urbana all’università Bicocca, autrice di poderose ricerche sui tempi nelle metropoli e sulla condizione femminile («La resistibile ascesa delle donne in Italia», «La Sfida delle giovani donne», «Dove il batte il cuore delle donne, voto e partecipazione politica», sono alcuni dei suoi saggi pubblicati dal Saggiatore, Angeli e Laterza) servì ai loro amici dei sofficini Findus bruciati.
Da quel tragicomico episodio in casa Fezzi-Zajczyk (lei, ovvio, usa il suo cognome da ragazza) ai fornelli è sempre stato il giuslavorista. Un paritario compromesso che ha retto alle prove della vita. Venerdì 27 settembre, a 40 anni di distanza, 400 amici della coppia - da Giuliano Pisapia con mezza giunta di Milano alla leader della Cgil, Susanna Camusso, da Pietro Modiano a Michele Salvati e Bianca Beccalli, da Nando Dalla Chiesa a Umberto Ambrosoli, da Renato Mannheimer a Cristina Messa neorettore alla Bicocca a una pletora d’avvocati - hanno partecipato alla festa danzante organizzata al Teatro Parenti per l’anniversario di matrimonio della coppia. Ottimo cibo e vini, per il brindisi un italico spumante; il mago Leo e Paolo Rossi; la band di Shel Shapiro e i brani scelti dal dj Brasato e a fotografare gli invitati Andrea Pisapia, uno dei numerosi nipoti del sindaco.
Una serata politically correct - non regali ma donazioni alla onlus «Donna aiuta donna» e a Radio Popolare - soprattutto affettuosa con il clan Fezzi capeggiato dalla nonna bis, Vittoria (95 anni, gran amante del Campari) con i figli della coppia, Barbara, avvocato matrimonialista con i suoi bambini e Alberto, ideatore di «Corsi Corsari» (il sito che organizza lezioni nelle librerie e 100 corsi a domicilio) che da piccolo in braccio a Camusso le morsicò il naso e da allora passa come il solo uomo che l’ha fatta piangere.
Ma la serata è stato anche un interessante spaccato della Milano nell’era Pisapia (a metà mandato i rapporti con il Pd, partito di maggioranza, sono tutt’altro che sereni) a partire dalla lobby delle toghe arancioni, gli avvocati milanesi suoi strenui sostenitori fin dalle primarie che, a sorpresa, videro sconfitto il candidato ufficiale del Pd, Stefano Boeri. Meina estate 2010, grigliata dai Fezzi, invitati Giuliano Pisapia e Cinzia Sasso, la giornalista da anni sua compagna (si sono sposati alla vigilia delle comunali del 2011).
«Francesca e Mario sono stati i primi a chiedermi di candidarmi», ha ricordato Pisapia salito sul palco del Parenti per confermare le nozze. Consigliere comunale d’opposizione con il Pd ai tempi di Letizia Moratti; ora delegata da Pisapia a occuparsi (gratis) di politiche per le pari opportunità, la severa Zajczyk ha incassato un po’ imbarazzata la dichiarazione d’amore del marito che l’ha pure ringraziata per averlo aiutato nel suo lavoro. Applausi da penalisti noti fin dai tempi di Mani Pulite come Nerio Diodà ma anche dall’ex legale di Berlusconi, Vittorio Dotti. Morale: in questa Milano le sole larghe intese che piacciono sono quelle della coppia arancione.