il Messaggero 4/10/2013, 4 ottobre 2013
[SILVIO BERLUSCONI]
[tre punti]
1. QUANDO PERDERÀ L’IMMUNITÀ E CHE COSA RISCHIA?–
La decadenza dal ruolo di senatore, che potrebbe arrivare dopo il voto dell’Aula, priverà Silvio Berlusconi di tutte le protezione previste dalla Costituzione per i parlamentari. Dunque, in via teorica, potrà essere arrestato senza autorizzazione da parte del Parlamento. E allo stesso modo potrà essere intercettato sul suo numero di telefono (al momento le intercettazioni che lo riguardano sono sempre e solo indirette, per quelle dirette è necessaria l’autorizzazione della giunta della camera di appartenenza) e perquisito in tutti i suoi uffici, mentre per i parlamentari non è possibile. Per la legge Severino, Berlusconi non potrà essere ricandidato per sei anni, ma la perdita dei diritti civili attivi e passivi arriverà solo dopo il ricalcolo della pena accessoria per la quale la Cassazione la scorsa estate ha chiesto un nuovo giudizio, anche questo appellabile. L’udienza di appello è stata fissata al prossimo 19 ottobre e si sa già che il calcolo conclusivo farà scendere la pena accessoria dai cinque anni annullati dal Palazzaccio a un periodo da uno a tre anni.
2. QUANDO INIZIERÀ A SCONTARE LA PENA? QUALI LE LIMITAZIONI?–
Sarà il Tribunale di sorveglianza di Milano, competente sull’istanza di affidamento del Cavaliere, a fissare l’udienza, dopo che il procuratore Edmondo Bruti Liberati avrà chiesto la sospensione della pena per il condannato Berlusconi e inoltrato la domanda dei suoi legali. Nel corso dell’udienza in cui gli avvocati renderanno noto dove Berlusconi intenda svolgere il servizio, il Tribunale stabilirà anche le modalità esecutive dell’affidamento a una struttura attiva nel sociale e le forme di controllo necessarie per il Cavaliere. Contestualmente all’ordinanza di concessione della misura, verrà redatto il verbale che detta le prescrizioni alle quali Berlusconi sarebbe vincolato: dai rapporti con l’ufficio di esecuzione penale, alla dimora. Ma possono essere limitate anche la libertà di circolazione o la frequentazione di determinati luoghi. I giudici possono anche vietare alcuni rapporti personali, che in teoria potrebbero portare il condannato al compimento di altri reati. La data del verbale di affidamento è l’inizio dell’esecuzione della pena.
3. ANCHE IL CAV DOVRÀ SOTTOSTARE A FOTO E IMPRONTE DIGITALI?–
Niente impronte digitali né foto segnaletiche. Se sarà accolta l’istanza di affidamento ai servizi sociali, il condannato Silvio Berlusconi non dovrà subire umiliazioni da detenuto. O quasi. Sarà un ufficiale di polizia giudiziaria a presentarsi nell’abitazione del Cavaliere per notificargli il provvedimento del Tribunale di sorveglianza. Allegato all’ordinanza, ci sarà il verbale con le prescrizioni stabilite dal Tribunale. A Berlusconi toccherà sottoscriverlo, impegnandosi a rispettarle. Forse nel caso del Cavaliere sarà una mera formalità ma, secondo la legge, il servizio sociale periodicamente, con frequenza minima trimestrale, deve riferire al magistrato di sorveglianza in merito all’andamento dell’affidamento e inviare una relazione finale a conclusione della misura. Allo stesso magistrato, che può sospendere la misura alternativa, deve essere fornita ogni informazione rilevante sulla situazione di vita del condannato e sull’andamento della misura proprio ai fini di un’eventuale modifica delle prescrizioni.