Alberto Pinna, Corriere della Sera 3/10/2013, 3 ottobre 2013
IL PARADISO REGNO DI UN BANCHIERE
Eccentrico mecenate/ambientalista o scaltro uomo d’affari? Di Michael Harte, nuovo padrone di Budelli — isola incantata: Spiaggia Rosa, immagini da storia del cinema, in Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni — si sa quel poco che distilla lo studio legale incaricato di partecipare all’asta di vendita e che sembra costruito per tranquillizzare. La «perla» dell’arcipelago della Maddalena, acquistata per poco meno di 3 milioni di euro, non è finita nelle mani del solito speculatore immobiliare e non rischia di essere cementificata.
Mister Harte, assicurano gli avvocati Carlo Mastellone di Firenze e il suo rappresentante in Sardegna Giovanni Angelo Mura, non toccherà una pietra, lascerà tutto com’è. Sarà in Sardegna fra pochi giorni e lo dirà lui stesso al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago e al sindaco della Maddalena. Che però non sembrano entusiasti: «Se il signor Harte ha buoni propositi potremo collaborare — spiega Giuseppe Bonanno, presidente del parco — altrimenti abbiamo gli strumenti per salvaguardare l’isola, che è sotto tutela integrale, e li faremo valere». E il sindaco Angelo Comiti: «La presentazione in pompa magna di Harte come ambientalista mi lascia perplesso. Spero sappia che ha comprato un pugno di vincoli e niente più».
Cautele e preoccupazioni soprattutto generate dal mistero sulla figura di Harte, presentato come banchiere che svolge le sue attività in Oceania e Svizzera e ha interessi in diversi Paesi d’Europa. E in effetti Michael R. Hart risulta essere Ceo di Commonwealth Bank of Australia, con un ruolo più che nella proprietà dell’istituto di credito nell’alta dirigenza e responsabilità di vertice nei processi di modernizzazione e negli investimenti (2 miliardi di dollari) con tecnologie di banking online. Un manager. Sul suo impegno di ambientalista un generico: «Ha effettuato operazioni di conservazione del paesaggio in varie parti del mondo» di fonte legale.
Mistero anche sul come Harte abbia deciso di acquistare Budelli. «È stato più volte in Sardegna e su uno yacht ha costeggiato l’arcipelago» dicono. Ma alla Maddalena non si trova uno che l’abbia visto.
All’asta per Budelli è stata presentata una sola offerta, 2 milioni 945 mila euro, con un assegno di 294.500 euro, il 10%, a titolo di cauzione. L’acquisto è stato effettuato dallo studio legale «per conto di persona da nominare». Gli avvocati hanno tre giorni di tempo per depositare il nome in cancelleria. Sarà, si sussurra, una società con sede in Svizzera, controllata da Harte. «Non risulta, l’isola sarà intestata a lui personalmente». Insomma, Harte ci mette nome e faccia. «E anche questo è garanzia che non ci sono paraventi né propositi speculativi: tutto trasparente».
Caprera, Santo Stefano, Spargiu, Razzoli, Santa Maria e Budelli: tutela integrale, cemento proibito. Nell’arcipelago si può costruire solo, e con fortissime limitazioni, a La Maddalena. A Santa Maria ci sono da decenni una trentina di case, fra le altre quella di Roberto Benigni. Budelli, 160 ettari, 12 chilometri di coste, una sola piccola costruzione cadente, con le due incantevoli insenature —Spiaggia Rosa e Spiaggia del cavaliere – ha una particolare tutela e sorveglianza. Negli anni ’80 i turisti saccheggiavano Spiaggia Rosa: portavano via sacchetti di sabbia come suovenir. «Abbiamo anche ricevuto indietro bustine — dice il presidente del Parco — di visitatori che si dicevano pentiti». Altri tempi. Budelli era di una società milanese, Gallura Immobiliare, e di Vittorio Peer, avvocato svizzero. E per metter piede, fugacemente, su Spiaggia Rosa si dovevano pagare 5 euro. Prima ancora era l’isola degli eremiti: Giorgio Blondet con il suo sax, Giorgio e Maria con i loro spaghetti allo scoglio, e Mauro «“Robinson» Morandi, un modenese che ora ha 74 anni, ultimo custode: è lui, con una società immobiliare di Olbia, ad aver chiesto il fallimento di Gallura Immobiliare («Mi deve 20 anni di paghe») e ad aver ottenuto che fosse messa all’asta. Ora nessuno può approdare a Budelli, vietati anche transito e ormeggio: «Ci vorranno decenni perché la natura ripristini le spiagge saccheggiate» afferma Bonanno. «Dovrebbe espropriarla lo Stato — propone il deputato Mauro Pili — la legge consente di esercitare il diritto di prelazione». Operazione resa impossibile dalle norme sulla spending review, che vietano a enti e società pubbliche di acquisire beni a titolo oneroso. Rimane l’eccentrico/ambientalista/banchiere Harte.