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 2013  ottobre 01 Martedì calendario

LA GUERRA DEI MARCHI COCA-COLA VIA DAL TRONO IL NUMERO UNO È APPLE


Iphone batte bollicine 98 miliardi di dollari a 79,2 miliardi. È il verdetto che mette la Apple sul tetto del mondo, brand numero uno del pianeta, superando la Coca-Cola che era in testa da tredici anni. «Have a Coke and a smile», esorta lo slogan pubblicitario della celebre bevanda, ma a sorridere di più oggi è la mela sbocconcellata, simbolo dei telefonini, tablet e computer più trendy di tutti. Il sorpasso è fotografato dalla classifica annuale di Interbrand, società di analisi che studia le marche e ne calcola il valore. Conferma la forza dell’azienda californiana fondata da Steve Jobs, dimostra che rimane forte anche senza il suo geniale fondatore e sottolinea che la rivoluzione digitale sta spazzando via i giganti della vecchia rivoluzione industriale: «La tecnologia è il settore economico che cresce più in fretta, sette dei primi dieci brand della nostra graduatoria e quattro dei primi cinque vengono da lì», commenta Graham Hales, amministratore delegato di Interbrand, interpellato dal Times di Londra, che dedica un ampio servizio al fenomeno come aveva già fatto sull’altra sponda dell’oceano il New York Times.
Il quotidiano londinese la definisce «svolta epocale»: in realtà non sorprende, il dominio dell’informatica sull’industria tradizionale è nell’aria da anni. Ma il sorpasso della Apple sulla Coca è lo stesso significativo. Il soft drink preferito dei terrestri si rivolge per l’appunto alle masse con un prezzo accessibile praticamente a chiunque. L’iPhone e i suoi fratelli, l’iPad e il Mac, si rivolgono invece alla fascia alta o medio alta del pubblico, eppure sono riusciti lo stesso a far diventare la Apple l’azienda più ricca d’America (valore di mercato 438 miliardi di dollari) e ora anche il brand più ricco, secondo la stima di Interbrand.
La Apple non ha soltanto sorpassato la Coca-Cola come icona del consumo globale, ha anche compiuto, nella classifica di Interbrand, un prodigioso aumento di valore, il 28 per cento in più dell’anno precedente: e nel 2000, nella stessa graduatoria, era appena in 36esima posizione. Ma c’è anche chi è cresciuto ancora di più: Google, balzato al secondo posto, anch’esso davanti alla Coca, ha aumentato il valore del suo brand del 34 per cento rispetto al 2012, a 93,2 miliardi di dollari. Facebook, al momento ancora “soltanto” 52esimo in classifica, è aumentato del 43 per cento; Amazon, 19esimo brand del mondo, del 27 per cento. La previsione è che continueranno a crescere a questo ritmo e che dunque saranno i quattro cavalieri del digitale a disputarsi il primato in futuro: Apple, Google, Facebook, Amazon, senza dimenticare Microsoft, quinto nell’edizione 2013, che ha appena provato a rafforzarsi entrando nel mercato degli smartphone con l’acquisto della Nokia per 5 miliardi di euro.
E gli altri? Quelli che non producono servizi digitali? Ci sono anche loro, naturalmente, nella top 100. La McDonald’s, al settimo posto; le automobili, Toyota (decima), Mercedes-Benz (undicesima), Bmw (dodicesima) – e la nostra Ferrari (novantottesima). L’Ikea è al 26esimo posto. Le grandi banche, J.P. Morgan e Goldman Sachs, sono soltanto, rispettivamente, al 33esimo e 44esimo: ancora pagano (si fa per dire) i postumi della crisi finanziaria. Non manca la moda, con Gucci in 38esima posizione e Prada in 72esima, quest’ultima con una crescita del 30 per cento sul 2012. Ma la notizia del giorno è che la Apple ha sorpassato la Coca-Cola: tutti vogliono la mela proibita.