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 2013  settembre 30 Lunedì calendario

NON SI DOVEVA TIRARE L’ATOMICA

Caro Direttore,
per comprendere dove vogliamo andare non bisogna dimenticare da dove veniamo. In particolare, noi che abbiamo inscritto la nostra vicenda politica nel solco del berlusconismo, non possiamo dimenticare che la Forza Italia delle origini è stata il partito della maggioranza moderata del Paese: un popolo sommerso, grazie a Berlusconi divenuto forza tranquilla di governo.
La situazione in cui ci troviamo deriva essenzialmente da due errori. Ha iniziato il centrosinistra: dapprima liquidando come un fatto personale di Silvio Berlusconi l’uso politico della giustizia, poi affrontando i lavori in Giunta come una corrida, nonostante i rilevanti dubbi sull’applicazione della legge Severino che avrebbero imposto un approfondimento. Con il fallo di reazione delle dimissioni dei parlamentari, però, il centrodestra ci ha messo del suo. Credo che sia stato un errore. È stato come entrare in guerra sganciando direttamente una bomba atomica. E poiché dopo l‘atomica non c’è più nulla, quell’annuncio ha innescato una slavina culminata nel ritiro della delegazione del PdL da un governo che fin qui aveva onorato molti punti qualificanti del nostro programma, senza peraltro la possibilità di elezioni imminenti.
Insomma, l’ultima settimana è stata per il centrodestra una settimana di ordinaria follia. Nelle scelte compiute l’ala più estremista non ha trovato un contrappeso né negli organi del partito, né – soprattutto nel secondo caso – nei capigruppo e nel segretario. Mai consultati. Il problema non è di forma ma di sostanza: rischiamo di non esser compresi dal nostro elettorato, dalle organizzazioni di categoria, da quei corpi intermedi che sono i riferimenti naturali di un grande partito di centrodestra a vocazione maggioritaria. O il partito dei moderati viene riconsegnato anche ai moderati, oppure, come dice Alfano, con immutata lealtà verso il nostro leader si dovrà trovare il modo di unire quei moderati berlusconiani che rimarrebbero senza casa. Diversamente berlusconiani. Se non sarà possibile, resta sempre il Napoli club…