Irene Maria Scalise, la Repubblica 29/9/2013, 29 settembre 2013
“PER NOI BARILLA GIORNI DRAMMATICI SFIORATA LA CATASTROFE COMMERCIALE”
Giorni difficili per la famiglia Barilla dopo l’intervista di Guido a Radio 24. Ieri anche l’incolpevole fratello Luca, vicepresidente del gruppo, in occasione di un incontro con i ragazzi delle scuole di Fidenza, non si è fatto sfuggire l’occasione per rappacificarsi con la comunità gay: «Mio fratello ha sbagliato a non esprimersi meglio, ma ha chiesto scusa perché noi in azienda rispondiamo alla regola, che ci diede nostro padre, che nessun dipendente abbia mai a vergognarsi di ciò che fa la Barilla».
Luca, tradendo anche un po’ di commozione, non ha nascosto l’eco negativo sul business del gruppo: «Per noi della Barilla sono momenti drammatici, le dichiarazioni di Guido sono state riportate in tutto il mondo. Decine di nostri clienti internazionali ci hanno chiesto quale fosse il pensiero aziendale sulla questione e quali atteggiamenti avremmo tenuto con i consumatori appartenenti ad “altri mondi”. Il rischio è stato quello di essere buttati fuori dai loro negozi. Questa situazione avrebbe potuto rappresentare un danno molto grave all’azienda, e alle migliaia di dipendenti, mentre l’azienda è incolpevole e le responsabilità sono individuali».
Ma le polemiche continuano. «La retromarcia di Barilla è stata penosa», ha detto ieri sempre a “La Zanzara” su Radio 24 Maurizio Gasparri, vicepresidente del Pdl al Senato. «L’aggressione che ha subìto è vergognosa, ci voleva più coraggio. Ha detto una cosa innocente, ma oggi se uno dice che secondo i principi naturali quella è la famiglia viene attaccato. Mangerò meno pasta Barilla». Un invito alla pace è arrivato da Vladimir Luxuria: «Dopo l’ennesima dichiarazione dell’imprenditore, invito la comunità lesbo-gay-trans ad accettare le scuse. Credo che perdonare e sperare in un mondo migliore sia il modo per non guastarci l’appetito».