Laura Della Pasqua, il Tempo 29/9/2013, 29 settembre 2013
IL CUOCO MICHELE SVELA IL MENU «PASTA, CARNE E GELATO ALLA CREMA»
«Mi richiami più tardi, sono in un negozio». Abbiamo pizzicato il cuoco Michele, il fidatissimo cuoco di Berlusconi, quello delle cene ufficiali ma anche dei manicaretti domestici, con la lista della spesa e un paio di sporte in mano. Gli acquisti li vuole fare di persona, non si fida di nessuno, e quando si tratta di eventi speciali non vuole che nulla sia affidato al caso. Ebbene, preparare un menu per il compleanno di Berlusconi equivale quasi a scegliere le portate per la visita di un capo di Stato estero. Un compito delicato che richiede, come minimo, ampia conoscenza dei gusti del padrone di casa ma anche di quelli dei suoi ospiti. Tra l’altro con l’arrivo ad Arcore della fidanzata Franesca Pascale qualche variante bisognerà pure farla. Pare che la Pascale, calata già nel ruolo di «regina della casa», abbia voluto dispensare qualche consiglio gastronomico al navigatissimo Michele ma ha capito subito che è lui «il re dei fornelli». Ergo, ha fatto un passo indietro. Il peso è una delle fissazioni del Cav che oscilla tra diete feroci e nervose trasgressioni a base di dolci. Ma con il voto alle porte anche l’immagine ha il suo quid.
«Sarà un pranzo in famiglia, con i propri cari» confida Michele che di solito è piuttosto avaro di particolari. Le solite pennette tricolore? «Ma no, quelle sono per i pranzi ufficiali con personalità politiche straniere. Una cosa che ci siamo inventati io e Berlusconi. No questa è una festa in famiglia e il menu sarà diverso».
Di sicuro non ci sarà il bilancino calorico ma qualche specialità. Un paio di portate di pasta, un secondo di carne arrosto («niente pesce, non è mica venerdì, sentenzia Michele») e dulcis in fundo il dolce. O meglio quel gelato alla crema che è la vera passione del Cavaliere. Guai a toglierlo. Ci provò più volte il medico Scapagnini, ma fu costretto ad arrendersi. Anche nei periodi di dieta ferrea, il gelato era un must.
Lodata dall’entourage di Berlusconi anche se con qualche eccezione che ha difeso l’anonimato (c’è chi lamentava certi risotti con la panna), la cucina del cuoco Michele, a detta delle ospiti femminili più o meno saltuarie tra Palazzo Grazioli e Arcore, non è da stelle Michelin. Ma Michele è un’istituzione per il Cav e c’è chi l’ha sussurrato all’orecchio della Pascale. Mai mettersi tra lui e Berlusconi.
Laura Della Pasqua