Valeria Pacelli, Il Fatto Quotidiano 29/9/2013, 29 settembre 2013
RCS SPORT E QUEL BUCO NEI CONTI DEL GRUPPO
Una nuova grana arriva per il gruppo Rcs Mediagroup, padrone del quotidiano Il Corriere della Sera, che da tempo naviga in cattive acque. Stavolta i problemi economici provengono dalla controllata Rcs Sport - che gestisce tra l’altro anche il Giro d’Italia - sui cui conti sono emersi presunti ammanchi da milioni di euro. Per verificare quel buco è stato avviato un audit interno. A diffondere la notizia, una nota del gruppo che due giorni fa parlava di una serie di irregolarità relative ai rapporti di Rcs con alcune società sportive collegate.
OVVIAMENTE in via Rizzoli sono tutti molto abbottonati . Non trapela nulla sulla vicenda anche se, come rivelato da Milano Finanza, il buco ammonterebbe a ben 13 milioni di euro. Un ammanco nelle casse della controllata di certo non di poco conto, tanto che la direzione sta già pensando di presentare un esposto alla Procura di Milano per una presunta truffa messa in atto da un dirigente amministrativo. “In seguito ad alcune verifiche amministrative - si legge nella nota diffusa due giorni fa - poste in essere recentemente dalla direzione Amministrazione, Finanza, Controllo di Gestione e Legale della Capogruppo Rcs MediaGroup Spa, con il supporto della funzione Internal Auditing , è stato convocato il Consiglio di Amministrazione della controllata Rcs Sport Spa. che ha deliberato di affidare tempestivamente ad una società esterna l’avvio di un audit per svolgere gli opportuni ulteriori approfondimenti in merito alla natura di alcune transazioni bancarie svolte con associazioni collegate a Rcs Sport ma non consolidate nel perimetro di Gruppo. Tali approfondimenti saranno altresì volti a valutare l’entità di eventuali danni subiti dalla Società”.
L’ammanco sarebbe stato scoperto in seguito ad alcune verifiche contabili avviate dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane. Poi a riscontrare le irregolarità sarebbe stato Riccardo Taranto, già direttore finanziario del gruppo, che proprio due giorni fa è stato nominato amministratore delegato di Rcs Sport. Con la sua nomina è stato sostituito Giacomo Catano, che comunque resta in azienda mantenendo altre responsabilità come quelle nel settore “agenzia eventi e business development”. Riccardo Taranto, quindi nel corso delle verifiche contabili, ha rilevato una serie di movimentazioni bancarie nei conti di alcune associazioni, che non era presenti nel piano aziendale. Nel corso della verifica sarebbe emersa anche documentazione falsificata. Insomma esiste un buco - secondo le prime indiscrezioni ammonterebbe a circa 13 milioni di euro - che preoccupa e non poco il gruppo che gestisce il quotidiano di Ferruccio De Bortoli. Una grana economica che di certo non fa bene al-l’azienda soprattutto alla luce della crisi che sta affrontando. Questo problema sarà discusso anche nel Consiglio di amministrazione in programma per lunedì prossimo. Durante lo stesso cda si discuteranno anche altri problemi che da tempo affliggono il gruppo.
SI PARLERÀ INFATTI anche della cessione dello storico immobile di via Solferino al fondo americano Blackstone. L’offerta ammonta a circa 120 milioni di euro e riguarda anche la sede di via San Marco. Una valutazione che in molti, giornalisti compresi, hanno reputato troppo bassa rispetto al reale valore dell’immobile. Secondo altre indiscrezioni, in bilico ci sarebbe anche la sede romana, che si trova a Piazza Venezia, in pieno centro romano. Il gruppo Rcs non può continuare a permettersi un affitto così elevato.