Maurizio Porro, Corriere della Sera 28/9/2013, 28 settembre 2013
ADDIO AD ALDO REGGIANI, EROE DELLA TV ANNI 60 CON «LA FRECCIA NERA»
È stato il figlio Primo a dare ieri la notizia della morte del padre Aldo Reggiani, attore che aveva conosciuto vasta popolarità nel 1968 quando fu protagonista del celebre sceneggiato «La freccia nera». Nato a Pisa il 19 dicembre del ’46, Reggiani è stato, dopo una lunga esperienza televisiva che l’ha visto interpretare commedie ed altri sceneggiati, anche un doppiatore ma soprattutto un interprete di teatro. Gli anni della sua carriera in palcoscenico coincidono con una nuova leva di registi fra cui Giancarlo Cobelli, Aldo Trionfo, Sandro Sequi, e con loro Reggiani ha interpretato numerosi titoli classici e moderni, fra cui Clizia e I parenti terribili (con la regia di Maiano) e poi la dannunziana La figlia di Jorio, proseguendo nel ’76 con Caligola di Camus e infine con altri classici come Berenice, Macbeth, Alcesti. Fra le sue ultime interpretazioni anche la Salomè di Oscar Wilde e alcune prestazioni come regista di teatro e opera, avendo messo in scena nell’85 La ciociara di Moravia e la Norma di Bellini nel ’95. Ma la sua grande occasione era stata accanto a una giovanissima Loretta Goggi «en travesti», l’interpretazione in calzamaglia dell’eroe del romanzo di Stevenson «La freccia nera» in cui Reggiani era Dick Shelton, un giovane avventuriero dibattuto fra le due avverse fazioni inglesi degli York e dei Lancaster durante la Guerra delle Due Rose. Dopo questo grande successo popolare che raggiunse vertici di 16 milioni e mezzo di telespettatori a puntata, Reggiani non ebbe più occasioni di diventare un’icona dello spettacolo, ma frequentò moltissimo l’ambiente del teatro, fu spesso centro di polemiche per la sua adesione alla setta di Scientology e ora improvvisamente la fine a soli 66 anni: i funerali sono previsti a Roma lunedì alle 15 alla Chiesa degli Artisti.