Roberto Giardina, ItaliaOggi 28/9/2013, 28 settembre 2013
DEPUTATI TEDESCHI: SOLO 825 EURO
È stato un massacro per l’Fdp. I liberali avevano 93 deputati, e adesso nessuno. E tutti i partiti si rinnovano. Gli Abgeordnete, che nessuno chiama onorevoli, di prima nomina sono 240. Che prendono il posto dei colleghi, non eletti o che hanno deciso di gettare la spugna. Qui la politica non è un lavoro per la vita.
Solo cinque hanno superato i 70 anni, e non da molto. Gli ex che faranno per campare?
Dopo quattro anni di servizio hanno diritto a una pensione di 825 euro, mica molto, poco più del doppio di Hartz IV, il sussidio dell’assistenza sociale calcolato sul minimo vitale. Ma questi ottengono gratis anche l’alloggio, i politici a spasso si dovrebbero pagare l’affitto, almeno in teoria. Senza dimenticare che la pensione tocca solo a 67 anni, e la riceveranno subito quaranta ex Abgeordnete liberali. I tedeschi comunque non si commuovono: un normale cittadino lavoratore per ottenere 825 euro di pensione dovrebbe comunque lavorare per 29 anni.
La pensione più alta, circa 5.600 euro, si raggiunge dopo almeno 27 anni trascorsi al Bundestag. Non sono molti, circa una dozzina quella che la prendono così alta. Se la passa meglio un liberale, Hermann-Otto Solms, 72 anni, deputato dal 1980, e anche dal 1998 vicepresidente del Parlamento. Tra un incarico e l’altro arrivava a oltre 13 mila euro al mese, da domani riceverà 7 mila euro di pensione, una cifra che pochi raggiungono in Germania.
Però, coloro che vengono mandati a casa, o non si ripresentano di loro volontà, a fine mandato ricevono un «sussidio» per facilitare il reinserimento nella vita normale. Per tre mesi, incassano lo stipendio pieno da deputati (circa 8 mila euro, meno della metà di un collega italiano), che poi viene progressivamente decurtato. Cifra tagliata in parte o del tutto se si ha già un reddito.
Si è più generosi per gli ex ministri: ricevono come «sussidio» provvisorio, un mese di stipendio (circa 13.800 euro) per ogni mese passato in servizio, per un massimo di due anni. La cifra piena per i primi tre mesi, poi la metà, e comunque per un totale non superabile di 186.300 euro. Sempre che non abbiano altri redditi.
La pensione di un ex ministro dopo quattro anni al governo arriva a 3.830 euro, sempre a partire dai 67 anni. Si può richiederla in anticipo, a partire dai 60 anni, ma viene decurtata di un due per cento ogni anno. E se i ministri erano deputati, incassano anche gli 825 euro.
Molto o poco? Frau Lilo Friedrich fu eletta deputato nel 2002 per il partito socialdemocratico, ma tre anni dopo, Schröder volle elezioni anticipate, e lei tornò a casa. Gerhard non la ricandidò perché lei si era ribellata contro certe sue decisioni considerate «poco socialiste». Aveva 55 anni, e nessun reddito. In attesa della pensione, die rote Lilo, Lilo la rossa, si è messa a lavorare come Putzfrau, donna delle pulizie a 12,50 euro l’ora, al lordo. «Ho cercato un posto da infermiera, mi hanno detto che ero troppo vecchia», ha raccontato, «non mi vergogno di usare l’aspirapolvere. È un lavoro onesto». I sei figli sono orgogliosi di lei.
Infine, le pensioni non si cumulano, o non oltre un certo livello. Hans Eichel, ministro delle finanze con Schröder, riceve già una pensione di 7.100 euro per i sei anni al governo, cui si aggiungono 1.100 euro come deputato. E ha chiesto altri 6.344 euro e 81 cent, per il suo lavoro come professore di storia a Kassel, dal 1970 al 1991. Avrebbe raggiunto un totale di 14.500 euro, ma la Corte dei Conti ha dato parere negativo per non giungere a una Überpensionierung, come dire una pensione eccessiva.