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 2013  settembre 28 Sabato calendario

ERDOGAN A SORPRESA CAMBIA L’ALFABETO PER ACCONTENTARE LA MINORANZA CURDA

Ankara Il premier Recep Tayyip Erdogan ha av­vertito che molti saranno «sorpresi» dal pacchet­to di misure di «democratizzazione» che annun­cerà lunedì per chiudere il conflitto del Kurdi­stan turco. Il pacchetto rimane coperto da un fit­to top secret, ma filtra dai giornali che Erdogan in­te­nde revocare il bando su tre lette­re, X, Q e W, imposto nel 1928 quan­do la Turchia passò dall’alfabeto arabo a quello latino, all’indoma­ni della fondazione della Repub­blica sulle rovine dell’impero otto­mano da parte di Kemal Atatürk. Le tre lettere, escluse nel nuovo al­fabeto turco, corrispondono a suo­ni della lingua curda: forse pro­prio­per questo il loro utilizzo è sta­to esplicitamente vietato nei docu­menti ufficiali, con pene fino a sei mesi di carcere. Diversi politici curdi sono stati incriminati e condannati per averle usate in do­cumenti pubblici. La revoca del bando risponde alla richiesta dei curdi di un maggiore rispetto della loro lingua. E sarà accompagnata dal ripri­stino di nomi curdi di comuni del Kurdistan tur­chizzati negli ultimi decenni. Il Pkk chiede però ben altro:l’autonomia per il Kurdi­stan, l’insegnamento del curdo a scuola, la possibilità di entrare in politica, libertà per le migliaia di at­tivisti arrestati negli ultimi anni. E in chiusura del processo di pace anche quella del suo leader stori­co Abdullah Ocalan, detenuto nel­l’isola carcere di Imrali. Non è chia­ro per ora in che misura Erdogan ri­sponderà­al di là delle riforme «co­smetiche » dell’alfabeto - alle atte­se dei curdi. Sembra però che intenda cogliere l’occasione per infilare nel pacchetto la revoca del bando del velo islamico nella funzione pub­blica. Ricordando che tra pochi mesi inizia un tris elettorale - comunali, presidenziali, politi­che - probabilmente cruciale per il futuro politi­co del «sultano» di Ankara.