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 2013  settembre 28 Sabato calendario

Enrico Letta chiede un chiarimento • Arriva l’aumento dell’Iva • Come funzionano le dimissioni dei parlamentari • Obama telefona a Rouhani • I cambiamenti del clima sono provocati dall’uomo • Gli italiani sono appassionati di tv • Nuove traduzioni per i classici dell’Ottocento Chiarimento Enrico Letta è tornato da New York e ha spiegato che non si può andare avanti in un clima di tensione continua

Enrico Letta chiede un chiarimento • Arriva l’aumento dell’Iva • Come funzionano le dimissioni dei parlamentari • Obama telefona a Rouhani • I cambiamenti del clima sono provocati dall’uomo • Gli italiani sono appassionati di tv • Nuove traduzioni per i classici dell’Ottocento Chiarimento Enrico Letta è tornato da New York e ha spiegato che non si può andare avanti in un clima di tensione continua. La richiesta di chiarimento «inequivoca e definitiva», in Parlamento, già a partire da lunedì o martedì, è un percorso «pienamente condiviso» dal presidente Napolitano. Intanto nel Pdl non tutti i parlamentari hanno promesso le dimissioni: tra i dissidenti ci sono il ministro Gaetano Quagliariello, Giuseppe Castiglione e Carlo Giovanardi. In giornata lo spread è tornato a salire. Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha firmato un documento di sostegno al governo con Abi, Alleanza Cooperative, Ania, Confindustria e Rete Imprese Italia. E ha attaccato: «Con tutti i sacrifici che hanno fatto gli italiani, sarebbe folle mettere tutto a repentaglio». In serata il consiglio dei ministri: i berlusconiani hanno detto che non si va da nessuna parte se nel chiarimento si esclude la «questione giustizia». Letta ha fatto slittare manovrina e rinvio dell’aumento dell’Iva: senza il chiarimento in Parlamento non si può fare nulla. La sospensione di provvedimenti «anche rilevanti di natura fiscale e economica» è dovuta all’impossibilità «di impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la continuità dell’azione di governo». Letta ha concluso: «O si rilancia o l’esperienza è chiusa». Iva L’aumento dell’Iva è previsto dal 1 ottobre, il chiarimento preteso da Enrico Letta con la maggioranza dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì. Quindi ora appare sicuro che l’aumento dell’Iva dal 21 al 22% ci sarà. Saccomanni, per evitarlo, aveva accantonato un miliardo, coperto da un aumento delle tasse sulla benzina. Inoltre aveva trovato poco più di un miliardo per riportare il deficit 2013 sotto il tetto del 3% del Pil e settecento milioni per il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per questi ultimi mesi dell’anno (330 milioni), il fondo per l’assistenza degli immigrati (210 milioni), l’integrazione ai Comuni per l’Imu (120 milioni) e la social card (35). Oltre all’aumento della benzina (2 centesimi subito e 2,5 da gennaio 2014), erano previsti tagli ai ministeri, aumento degli acconti fiscali di novembre dovuti dalle imprese per l’Ires e l’Irap, che salgono entrambi al 103% con un maggior incasso sul 2013 di 890 milioni. Dimissioni Michele Ainis sul CdS spiega che succede se si dimettono i parlamentari Pdl: «Le dimissioni sono un atto individuale, non collettivo. Vanno perciò presentate una per una. E vanno altresì votate in Parlamento, per giunta a scrutinio segreto, dato che si tratta d’una votazione su singole persone. Anche questa regola ha origini remote […] Oggi però vige una regola al quadrato, giacché per prassi la richiesta non viene mai accolta alla prima votazione. Un antidoto contro le dimissioni in bianco, che qualche partito faceva firmare ai propri candidati alle elezioni (se sgarri, ti licenzio). Anche il secondo voto, però, non sempre è positivo […] Secondo: il Porcellum. Significa che ogni eletto ha alle calcagna un non eletto, che ne prenderà le veci se lui libera la poltrona in Parlamento. Sicuro che avrà voglia di dimettersi a sua volta? […] Ma ammettiamo pure che obbediscano tutti come soldatini, benché fra voti e controvoti ci vorranno mesi prima d’arrivare al capolinea. Scatterà a quel punto un autoscioglimento delle Camere? Manco per niente. La “dissoluzione” avviene quando manchi il numero legale, e non è questo il caso. Alla Camera il Pd ha la maggioranza assoluta, al Senato il Pdl - anche sommandovi la Lega e Grandi autonomie - raggiunge 117 seggi, mentre il numero legale viaggia a quota 161. Quindi si può andare avanti, come d’altronde è già successo: la XIV legislatura (2001-2006) s’aprì e concluse con 12 scranni vuoti». Iran Per la prima volta dal 1979, l’anno della rivoluzione khomeinista, il presidente degli Stati Uniti ha avuto un colloquio con un leader del regime iraniano. È stato lo stesso Barack Obama ad annunciare ai media di aver parlato al telefono con il presidente della Repubblica islamica, Hassan Rouhani, mentre era in viaggio in macchina verso l’aeroporto per rientrare a Teheran. Clima A Stoccolma gli uomini dell’Ipcc, l’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’Onu, hanno presentato tabelle e studi per dire che il riscaldamento globale è quasi certamente (ne sono sicuri al 95%) colpa dell’uomo. Prevedono che in questo secolo le temperature medie cresceranno tra 0,3 e 4,8 gradi. Negli ultimi 30 anni ogni decennio è stato più caldo del precedente e l’ultimo ha infranto ogni record da quando si è cominciato a misurare le temperature su scala globale. I ghiacci si ritirano, i mari sono cresciuti di un centimetro ogni 3 anni, le emissioni di gas serra continuano a crescere del 2-3 per cento l’anno. Tv Gli italiani nel primo semestre 2013 hanno guardato la tv per 4 ore e 34 minuti al giorno: 4 minuti in più rispetto al primo semestre 2012. In Europa sono i primi, seguiti da spagnoli (4 ore e 16 minuti, 2 minuti in più rispetto all’anno scorso) e britannici (3 ore e 58, 3 minuti in meno rispetto al 2012). Ci sono poi Francia (3 ore e 55), Germania (3 ore e 48), Olanda (3 ore e 21). Al mondo i maggiori appassionati di tv sono gli statunitensi con 4 ore e 53 minuti al giorno (Dipollina, Rep). Traduzioni Nuove traduzioni di opere dell’Ottocento. Per esempio nella fresca versione einaudiana di Emanuela Guercetti, traduttrice di Delitto e castigo, Raskol’nikov non dirà «mariolo!», «giuraddio!» e varie cadenze auliche cui ricorreva il precedente traduttore utilizzato da Einaudi, Alfredo Polledro (1930). Nella nuova traduzione del Rosso e Nero, a cura di Margherita Botto, non ci saranno più i nomi italianizzati: «Giuliano» Sorel, «Carlo» di Beauvoisis. Spariti anche gli «abati», calchi del francese «abbé», sostituiti con i preti (Fiori, Rep).