Wanda Marra, Il Fatto Quotidiano 27/9/2013, 27 settembre 2013
A VOLTE RITORNANO: “L’UNITÀ” ASPETTA WALTER, IL SUO GODOT
Parafrasando un noto romanzo, si può dire che l’Unità è alla “ricerca dell’alba”. Una nuova nascita, un rilancio, una promessa di futuro. Magari pure un ritorno a un passato migliore. Che in questo caso si chiama Walter Veltroni. Sì, perché il primo segretario del Pd potrebbe rivivere gli antichi fasti, quelli che negli anni ‘90 lo videro alla guida del giornale fondato da Antonio Gramsci. Una direzione rimasta agli annali almeno per un’operazione: la pubblicazione in allegato, oltre ai libri, di videocassette per la prima volta con continuità tra i quotidiani italiani. Un’iniziativa che fu poi messa sotto accusa perché avrebbe gonfiato conti e copie. Ma in fondo che importa, potrebbe controbattere qualcuno, se non c’era casa italiana in cui non ci fosse una di quelle videocassette?.
L’arrivo di Veltroni non è una battuta, e neanche solo una voce dal sen fuggita: la trattativa è in corso. D’altra parte, sarebbe un’operazione coerente con la strada che (dovrebbe) aver intrapreso il Pd: Renzi è il super favorito alla corsa per la segreteria e Walter è stato tra i suoi primi e più convinti sostenitori. Senza contare che - rottamato dallo stesso giovane Matteo - in questo momento è fuori praticamente da tutti i giochi. Quel lavoro, poi gli piace. Certo, non è il tipo che non trova il modo di occuparsi: in questo momento è a Mosca. Motivo? Un’intervista a Gorbaciov per il suo film, quello che sta facendo un film regista e produttore su Enrico Berlinguer, visto che l’anno prossimo ne ricorre il trentennale della morte. Ma tra un sopralluogo e l’altro, i contatti vanno avanti.
La trattativa ha avuto fasi alterne : un paio di giorni fa sembrava quasi cosa fatta, adesso c’è qualche intoppo. Sì, perché ci sono delle condizioni che si devono “incastrare”: ovvero l’entrata di nuovi soci nel Cda del quotidiano. E dunque più soldi e più investimenti. È definitivamente in uscita Soru dal Cda ed è entrato Matteo Fago, fagiolino, fondatore di viaggi.vene re.com , che sta diventando azionista di riferimento. Ma non basta. Anche perché il Gunther Reform Trust (il socio Mian ha intestato i suoi capitali al cane pastore tedesco Gunther IV) non ha deciso se rimanere o no. Attraverso l’operazione Veltroni, gli azionisti dell’Unità cercano di attirare nuovi soci. Chissà, magari persino di convincere Soru a ripensarci. D’altra parte fu proprio con l’avvento del fondatore di Tiscali che alla direzione del giornale arrivò Concita De Gregorio. Annunciata dallo stesso Veltroni in un’intervista al Corriere della Sera (“Mi piacerebbe un direttore donna”). Insomma, l’arrivo di Walter è legato alla disponibilità di qualcuno ad investire. Se questo avvenisse, lui è più che interessato, decisamente disponibile. Interpellato l’ad del quotidiano, Fabrizio Meli, risponde: “Non si parla di cambi di direzione che non sono ancora avvenuti”.
NON È COSÌ facile. E allo stato l’unica cosa che appare certa è l’uscita di Claudio Sardo, l’attuale direttore voluto da Pier Luigi Bersani. Al quale avrebbe confessato qualche giorno fa l’ineluttabilità della sua sostituzione, per sentirsi rispondere “Così è la vita”. E ora? Dal primo ottobre dovrebbe subentrare Luca Landò, vicedirettore che fu portato alla riapertura da Alessandro Dalai, con delega per l’online. Definito l’ “ottimizzato-re”, visto che tra i suoi vari compiti c’era quello di razionalizzare costi e risorse, è noto anche per la sua sfrenata passione per il surf e la vela. Dopo il segretario reggente, arriva pure il direttore traghettatore. Aspettando Walter. Chissà che l’Africa non si allontani ancora un po’.