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 2013  settembre 27 Venerdì calendario

Napolitano vs Berlusconi • Anche senza Pdl il Parlamento funzionerebbe lo stesso • Secondo gli italiani non è ancora arrivato il momento di andare a votare • In un giorno cinquanta scadenze fiscali • Alitalia ferma l’offerta francese • Barilla non vuole fare gli spot con omosessuali • Il ritorno degli animali selvatici in Europa • Trovati resti umani sotto la Concordia • Pietre preziose alle falde del Monte Bianco Pdl Dopo l’annuncio di dimissioni di massa dal Parlamento da parte del Pdl, Giorgio Napolitano ha definito «inquietante» la decisione del Pdl e ha criticato il riferimento al «colpo di Stato» fatto da Berlusconi

Napolitano vs Berlusconi • Anche senza Pdl il Parlamento funzionerebbe lo stesso • Secondo gli italiani non è ancora arrivato il momento di andare a votare • In un giorno cinquanta scadenze fiscali • Alitalia ferma l’offerta francese • Barilla non vuole fare gli spot con omosessuali • Il ritorno degli animali selvatici in Europa • Trovati resti umani sotto la Concordia • Pietre preziose alle falde del Monte Bianco Pdl Dopo l’annuncio di dimissioni di massa dal Parlamento da parte del Pdl, Giorgio Napolitano ha definito «inquietante» la decisione del Pdl e ha criticato il riferimento al «colpo di Stato» fatto da Berlusconi. «C’è ancora tempo, e mi auguro se ne faccia buon uso - scrive il capo dello Stato - per trovare il modo di esprimere, se è questa la volontà dei parlamentari del Pdl, la loro vicinanza politica e umana al presidente del Pdl, senza mettere in causa il pieno svolgimento delle funzioni dei due rami del Parlamento». Il Presidente è stato molto criticato per le sue parole. Santanché: «Il comunicato del presidente configura un’indebita interferenza del Quirinale. Non accetto lezioni di democrazia da un presidente che si sta dimostrando uomo di parte, arbitro non imparziale e minaccioso»; Bondi: «parole che «suonano inevitabilmente come giudizi politici»; Schifani e Brunetta: «Parlare di colpo di Stato non è inquietante, ma assolutamente realistico». Parlamento Qualche costituzionalista ha fatto notare che, se anche deputati e senatori del Pdl si dimettessero, il Parlamento potrebbe funzionare lo stesso, con 750 eletti (Breda, CdS). Sondaggio Un sondaggio Swg per “Corriere della Sera”. Per quattro italiani su cinque non è il momento di porre termine all’esecutivo: ancora qualche mese per affrontare la crisi economica (53%) o fino al 2015 (28%). Invece uno su cinque vorrebbe votare subito. Il richiamo alla stabilità convince il 47% degli intervistati, contro il 38% che lo ritiene «una posizione politica più che una necessità». Il 42% degli italiani si fida di Letta abbastanza o molto: con un calo rispetto a maggio, ma in linea con l’andamento oscillante degli 4 ultimi mesi (tra il 40% e il 49%). Il governo, invece, gode della fiducia del 24% degli elettori, mentre a maggio e giugno non era mai sceso sotto il 31%. Tra gli altri personaggi della politica, a guidare la classifica della fiducia è Matteo Renzi, con il 46% (ma a luglio e giugno era sempre sopra il 52%). Il sindaco di Firenze stacca Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, che si attestano entrambi al 21%. Per quanto riguarda i partiti, invece, è il Pd in testa: nonostante lo scontro sul congresso, che per gli stessi dirigenti democratici è un danno d’immagine, il 28% degli intervistati lo voterebbe, contro il 27% del Pdl. Ma è la coalizione di centrodestra che vince alle intenzioni di voto, con il 36,3% contro il 33,8 del centrosinistra: perché Lega (4,8%) e altri alleati (4,5%) avrebbero un peso maggiore di Sel (4,5%) e altre sigle del centrosinistra (1,3%). Nel complesso, le intenzioni di voto presentano una tensione al bipolarismo, rispetto alle elezioni di febbraio: crescono centrodestra e centrosinistra, calano M5S (18,8% da 25,5%) di febbraio) e centristi (5,9% da 10,6%). Scadenze Lunedì 30 settembre sono previste ben 49 scadenze fiscali. Se a queste aggiungiamo che in alcuni comuni come Milano si deve pagare la tassa rifiuti e le scadenze previdenziali o la revisione delle auto, superiamo quota 50 (Fracario e Saldutti, CdS). Alitalia Ieri i soci nel consiglio di amministrazione Alitalia hanno deliberato un aumento di capitale da 100 milioni senza l’approvazione dell’azionista principale, Air France-Klm (25%) che ha votato contro. Nell’assemblea ai soci veniva proposto un aumento di capitale da 100 milioni, più la copertura per 55 milioni del prestito-ponte da 95 ancora non sottoscritta con la finalità di attuare il piano dell’amministratore delegato Gabriele Del Torchio approvato all’unanimità a luglio scorso. Non solo: veniva prospettata la richiesta di ulteriori 300 milioni di finanziamento alle banche, di cui 200 per ricostituire la liquidità. Inoltre si delineava la possibilità di chiedere alle stesse banche la disponibilità a garantire la sottoscrizione dell’eventuale inoptato. Dopo una pausa di riflessione, i tre soci di Air France sono rientrati esprimendo per primi il proprio voto: negativo. Poi è stata la volta degli altri, che si sono mostrati compatti, votando a favore dell’aumento: un’ulteriore novità per i francesi che avevano colto in passato la volontà dei più piccoli di non investire altri soldi in Alitalia. Qual è l’obiettivo dei soci italiani? Il primo l’hanno già ottenuto: evidenziare come i francesi non intendessero in futuro applicare il piano espansivo di Del Torchio, che pure avevano approvato a luglio. Il secondo obiettivo è ventilare l’ipotesi che Air France-Klm possa perdere il controllo della compagnia se non sottoscriverà l’aumento di capitale, essendoci probabilmente banche pronte a farlo, o addirittura altre compagnie (si parla di Aeroflot). Barilla Guido Barilla, parlando alla radio (La zanzara): «Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto, ma perché non la penso come loro: per noi, la famiglia è quella classica dove la donna ha un ruolo fondamentale. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale: se a loro (gli omosessuali, ndr) non va bene la nostra pasta e la nostra comunicazione, possono scegliere un altro marchio di pasta, non si può piacere a tutti. Sono anche favorevole ai matrimoni gay, ma non all’adozione per una famiglia gay». L’Arcigay ha fatto sapere che ci sarà una proposta di boicottaggio dei prodotti della multinazionale alimentare al grido «Siamo tutti della stessa pasta» con tanto di volantinaggi davanti ai supermercati. Ne ha approfittato subito la Buitoni, che ha messo su Facebook la foto di una dimora con la scritta: «A Casa Buitoni c’è posto per tutti». Animali In Europa dal dopoguerra a oggi gli animali selvatici hanno recuperato percentuali che vanno dall’85% in più del camoscio alpino al 14.000% di crescita del castoro europeo. Stanno ritornando lupi, orsi, cervi, caprioli, camosci, aquile, foche, avvoltoi, oche, castori stambecchi e bisonti: la specie europea che vive esclusivamente in una riserva che sta fra la Bielorussia e la Polonia. A favorire questo fenomeno sono state la migrazione umana verso i centri urbani e la diminuzione della caccia a cui era legata proprio quella cultura contadina oggi scomparsa (Mainardi, CdS). Concordia I sub hanno recuperato dei resti umani dalla parte della Costa Concordia che era a contatto con gli scogli, a 14 metri di profondità. Servirà qualche giorno per fare le analisi del Dna e scoprire di chi sono. Pietre preziose Un ragazzo, passeggiando tra i seracchi del Bossons, il ghiacciaio del Monte Bianco che scende sopra Chamonix, ha trovato sacchetti di tela zeppi di pietre preziose: 136 grammi di smeraldi, zaffiri, rubini, alcuni con la scritta «made in India», per un valore, secondo la stima di un gioielliere della zona, che va da 130mila a 246mila euro. Il ragazzo li ha consegnati alla gendarmeria di Bourg-Saint-Maurice. Gli abitanti della zona hanno pensato subito ai due aerei Air India schiantati sul Bianco anni fa. Il 3 novembre 1950 la tragedia del Malabar Princess, un Lockheed L-049 Constellation della linea Bombay-Londra che andò a sbattere, in mezzo a una tempesta di neve, su un contrafforte roccioso del versante francese del Monte Bianco, con un bilancio di 48 morti. Il 24 gennaio 1966 toccò al Kangchenjunga, un Boeing 707 sulla rotta Bombay-New York, fracassarsi a 4.750 metri (117 passeggeri, tutti morti).