La Stampa 26/9/2013, 26 settembre 2013
GOLDEN SHARE
La golden share è l’istituto giuridico di origine britannica, con cui uno Stato, durante e a seguito di un processo di privatizzazione (o vendita di parte del capitale) di un’impresa pubblica, si attribuisce poteri speciali. Per esempio, quello di riservare allo Stato stesso una quota azionaria, o di nominare un proprio componente del consiglio di amministrazione con poteri più ampi di quelli dei suoi colleghi. Lo scopo è tutelare l’interesse della collettività nelle società che si occupano di settori di importanza strategica rilevante. È prevista negli ordinamenti giuridici di diversi Paesi europei, introdotta negli anni ’90 con le privatizzazioni. La golden share non prevede una percentuale minima di capitale sociale che lo Stato deve detenere in una società per poterla esercitare. La quota in mano pubblica può essere al limite ridotta ad una sola azione, simbolica, e conferisce allo Stato un potere sulle scelte strategiche anche quando la privatizzazione è completata.