Angela Zoppo, MF – Milano Finanza 25/9/2013, 25 settembre 2013
AIRFRANCE TAGLIA IL DEBITO ALITALIA
Almeno la metà del debito di Alitalia, circa 636 milioni di euro, si può rinegoziare attraverso una corsia preferenziale. Ormai è certo che una delle strade seguite da Air France-Klm nella sua lenta marcia verso il vettore italiano, già partecipato al 25%, passa per la riduzione dell’indebitamento finanziario netto da 1,1 miliardi di euro che pesa sui conti Cai: la compagnia franco-olandese non vuole e non può accollarselo, anche per non appesantire ulteriormente il suo, che ha sforato quota 6,5 miliardi. All’indomani del board attendista di Air France-Klm, che ha deciso di prendere tempo sul progetto di acquisizione di Alitalia in attesa di avere ulteriori informazioni finanziarie dal cda della partecipata in calendario per domani, è anche su questo fronte che si giocano i destini incrociati delle due compagnie.
Ma una buona notizia almeno c’è: secondo fonti francesi, Parigi non ritiene poi così impegnativi i fabbisogni finanziari di Alitalia. L’indebitamento finanziario netto gestionale al 31 marzo risultava pari a 1.023 miliardi e in questo importo vanno ricompresi anche i 95 milioni erogati dai soci come prestito convertibile. La voce preponderante, ed è questo l’aspetto che ha attirato l’attenzione di Air France-Klm, è rappresentata dai debiti sulla flotta di aerei di proprietà, pari il 636 milioni (erano 648 un anno fa). Questi ultimi potrebbero essere rinegoziati a condizioni più favorevoli rivedendo gli accordi (conclusi all’atto del passaggio di Alitalia a Cai) con la Ap Fleet (Aircraft Purchase Fleet Limited) di Carlo Toto, con sede a Dublino. Telo è tra gli azionisti di Alitalia-Cai con il 5.3%. I debiti verso le banche invece, a quanto risulta a MF – Milano Finanza, ammontamo a 273 milioni, mentre altri 250 milioni circa sono riferiti a finanziamenti concessi da enti non bancari e correlati a operazioni di factoring prosolvendo.
Assistita da Lazard e da Mediobanca, Air France-Klm ormai conosce il dossier a menadito e ha anticipatamente scontato la perdita accusata da Alitalia nel semestre, che però sarà resa nota domani. Nella relazione finanziaria di Air France-Klm, approvata il 26 luglio, infatti è inclusa una perdita di competenza per il 25% detenuto in Alitalia pari a 66 milioni, che farebbe supporre un rosso complessivo di 264 milioni. Parigi però è disposta a guardare oltre i numeri. «Il valore del goodwill», si legge infatti nel documento, «sarà oggetto di un impairment test sulla base del nuovo piano a medio termine della direzione di Alitalia». Una cifra ipotizzabile per salire al 50% di Alitalia si aggirerebbe altrimenti intorno ai 140 milioni. In attesa del consiglio di amministrazione di domani, l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio sa che l’aumento di capitale non è più rinviabile, visto che l’ammontare delle perdite portate di volta in volta a nuovo ha raggiunto quota 734 milioni. Ravvicinato anche il termine per mettere insieme i circa 300 milioni che il top manager conta di avere dalle banche: oltre dicembre non si può andare.