Carla Bardelli, Vanity Fair 25/9/2013, 25 settembre 2013
PER 50 MILA EURO TI SPOSO
Prima di combinare matrimoni di lusso, vendeva acciaio per conto di suo padre, proprietario di una fonderia ad Anversa. «Non ci sono molte similitudini fra l’acciaio e l’amore, ma lavorare sulle materie prime mi è servito molto», esordisce Inga Verbeeck, bionda fiamminga, 35 anni. Siamo a Parigi, ultima capitale europea a inaugurare una nuova sede della Berkeley International, agenzia con licenza speciale di accoppiare, previo versamento di svariate decine di migliaia di euro, individui dotati di cospicui patrimoni.
«Ma non solo ricchi», precisa lei. «Il livello culturale, la buona educazione e soprattutto un certo “uso di mondo” sono requisiti indispensabili» per entrare nel club: circa 5 mila persone in cerca di un incontro a scopo matrimonio. «Pagare 10 mila euro di iscrizione, per arrivare a superare largamente i 50 mila per i casi più difficili, non è sempre una garanzia di successo», prosegue il presidente. «Noi arriviamo all’80% di clienti sistemati, ma anche per chi alla fine non si sposa, il gioco vale la candela. Stringono amicizie, concludono affari, fanno viaggi...».
Divorziata con un figlio, Inga ha iniziato dopo aver constatato sulla propria pelle la difficoltà di fare incontri casuali soddisfacenti, anche online: «I siti di incontri sono ormai diventati un prêt-à-porter troppo difficile da usare», commenta. «Noi siamo la haute couture dell’incontro amoroso: seguiamo il cliente dall’inizio alla fine, studiando il suo caso al microscopio».
Oltre a Parigi, Londra, Ginevra e Amsterdam, la Berkeley ha una sede anche a Milano, mentre il quartier generale è ad Anversa, dove vengono raccolti tutti i profili dei clienti e un’équipe di 35 persone decide chi mettere insieme a chi. Con una sola regola, sulla parità dei sessi: «Le donne pagano come gli uomini. E non sono alla ricerca del principe azzurro, ma di un compagno che sia alla loro altezza».