Stefano Montefiori, Corriere della Sera 25/9/2013, 25 settembre 2013
LA NUOVA VITA DI STRAUSS-KAHN: LEZIONI DI ECONOMIA AL GOVERNO SERBO
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — «La prima raccomandazione di Dominique Strauss-Kahn nelle sue vesti di neo-consulente economico del governo serbo è stata “assumete più donne nell’amministrazione pubblica”». Non è vero, ma lo scherzo del sito serbo Njuz è stato preso sul serio da molti media francesi e belgi che hanno rilanciato la notizia: a Parigi e nel resto del mondo francofono DSK non è — e forse non sarà mai più — un economista di grande competenza, ma l’uomo del Sofitel, delle prostitute procacciate da «Dodo la Saumure» per i festini all’Hotel Carlton di Lille per i quali è stato rinviato a giudizio, e delle decine di relazioni con amanti più o meno famose, tra le quali la più feroce è stata di recente la scrittrice Marcela Jacub (che ha cominciato a frequentarlo avendo già in mente di scrivere poi un libro su di lui chiamandolo — che fantasia — «il Porco»).
In questo contesto, DSK farà uscire il 15 ottobre a Parigi il saggio «La globalizzazione, è la guerra»: dall’accoglienza che gli sarà riservata si vedrà se la Francia può ancora offrire qualcosa all’uomo che era destinato a esserne il presidente, prima di Nafissatou Diallo. Ma intanto, la faticosa rinascita dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale si è spostata a Est, nel mondo slavo che è meno scandalizzato dalle sue intemperanze sessuali e forse più bisognoso di esperti veri.
A luglio DSK è entrato a far parte del consiglio di sorveglianza del Fondo russo degli investimenti e della Banca russa per lo sviluppo delle regioni, appartenente all’orbita del colosso petrolifero Rosneft, ma l’incarico più impegnativo è quello con il governo della Serbia, su iniziativa del vicepremier Aleksandar Vucic.
«Non ci vergogniamo a dire che Dominique Strauss-Kahn ne sa molto più di noi tutti in economia», ha detto Vucic presentando il nuovo celebre consulente. Strauss-Kahn lavorerà a titolo gratuito per i primi tre mesi, e non si conosce ancora l’ingaggio successivo. I suoi collaboratori si sono già trasferiti a Belgrado. «Non dico che la mia squadra e io abbiamo la bacchetta magica — ha detto Dominique Strauss-Kahn — ma credo che potremo aiutare il governo a prendere buone decisioni».
Quanto alla «questione morale», il vicepremier Vucic si è avvitato in una piuttosto oscura considerazione dicendo che «Picasso trattava malissimo donne e bambini mentre altri, per esempio Hitler, le adoravano. Se giudicate le persone con questa unità di misura allora giudicherete in modo negativo Strauss-Kahn».
In ogni caso, la Serbia chiede aiuto a DSK per elaborare un piano di ristrutturazione del debito in vista dei negoziati di adesione all’Unione Europea. Strauss-Kahn si troverà quindi a trattare per conto di Belgrado con alcune vecchie conoscenze della sua vita precedente, gli uomini (e le donne) del Fondo monetario internazionale.