Morya Longo, Il Sole 24 Ore 21/9/2013, 21 settembre 2013
BUFFETT: «LA FED È UN GIGANTESCO HEDGE FUND»
Il finanziere Warren Buffet, noto come l’oracolo di Omaha, definisce la Federal Reserve «il più grande hedge fund della storia». Motivo: con la sua politica monetaria, che consiste nell’acquisto di titoli sul mercato, sta generando per se stessa profitti annui di «80-90 miliardi di dollari». Eliot Spitzer, ex Governatore dello Stato di New York, tempo fa l’ha invece definita «uno schema Ponzi», riferendosi a uno dei più antichi meccanismi truffaldini. In effetti se si guarda la Fed non per la sua politica monetaria ma per il suo bilancio, non si può che restare sbalorditi: colpisce la potenza della sua politica, ma anche i rischi che genera.
Da quando è iniziata la grande crisi finanziaria, la Fed ha infatti varato tre diversi programmi di «quantitative easing»: di fatto acquista sul mercato titoli di Stato o bond legati ai mutui con soldi che lei stessa stampa. Con una potenza di fuoco illimitata, la Fed ha dunque dilatato a dismisura il suo bilancio, riempiendolo di titoli: da 879 miliardi di dollari del 2007 a 3.600 miliardi attuali. Ora nella sua grande pancia ci sono 2mila miliardi di dollari di titoli di Stato Usa (quasi un quinto del totale debito pubblico Usa presente sul mercato), 1.200 miliardi di obbligazioni legate ai mutui (comprate nel tentativo di abbassare i tassi sui finanziamenti-casa) e altri titoli. Tutti acquistati con dollari freschi di stampa.
Questa politica è stata realizzata per rivitalizzare l’economia americana dopo il crack di Lehman Brothers. Per ora la Fed ha avuto successo solo a metà sul fronte economico. Ha invece avuto un "successone", stando ai dati di Warren Buffett, per il proprio bilancio: solo l’anno scorso ha guadagnato e ha restituito al Governo americano ben 88,4 miliardi di dollari. Come abbia realizzato queste plusvalenze è ovvio. Come un hedge fund: ha comprato titoli di Stato e mutui-bond nei momenti peggiori di mercato (quando avevano elevati rendimenti), e proprio per effetto dei suoi acquisti ha causato la salita dei prezzi. Paragonare la Fed a un hedge fund è certo forzato, perché una banca centrale ha obiettivi di politica monetaria e non agisce certo per guadagnare. Ma, in fondo, Buffett non ha tutti i torti.
Il problema è che le perdite potenziali, nei prossimi anni, possono essere ben maggiori dei guadagni attuali. Anche questo è ovvio: avendo in pancia titoli a rendimenti bassissimi, quando i rendimenti saliranno la banca centrale collezionerà ingenti perdite. Anche perché la Fed ha comprato soprattutto titoli a lunga scadenza (la durata media del suo portafoglio è di 10 anni): questo espone il suo bilancio a maggiore volatilità. Marc Miles, Principal of Global Economic Solution a Boston, stima le perdite potenziali in 500 miliardi di dollari se solo i rendimenti dei T-Bond decennali tornassero al 4% dall’attuale 2,7%. Insomma: come un vero hedge fund, anche la Fed corre rischi.
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