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 2013  settembre 20 Venerdì calendario

“MA IL NUOVO PARTITO NON HA PIÙ CONSENSI DEL PDL”


Non è ancora quantificato l’eventuale ritorno in consensi del videomessaggio di Berlusconi di mercoledì. Ma certo anche loro, i sondaggisti che quotidianamente prendono la temperatura della situazione politica, lo hanno visto e se ne sono fatti un’idea. Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, le cui ricerche sono tenute in grande considerazione dal Cavaliere stesso, rivela che sono stati predisposti gruppi d’ascolto. Il risultato? Prevedibilmente, «il suo elettorato ha dato voti altissimi, tra 9 e 10; più ci si sposta verso spettatori di centrosinistra e più il giudizio è severo». Ma quello che è importante, sottolinea la Ghisleri, è soprattutto il ritorno di Berlusconi a un rapporto diretto con le persone, dopo un mese di silenzio. «E’ fondamentale avere un riferimento politico fisso. E rivolgersi direttamente agli elettori, con un linguaggio semplice, è una cosa che Berlusconi sa fare molto bene». Un messaggio «chiaro ed efficace», secondo l’esperta, «in cui ha suscitato il coinvolgimento con la metafora forte della malattia» e «trasmesso l’idea di un partito che deve essere in movimento»: «forse – ipotizza – qualcuno fra i suoi elettori sperava in qualcosa di più, ma chissà, magari è solo il primo messaggio e ne seguiranno altri».

Un videomessaggio efficace per il suo elettorato anche secondo Nicola Piepoli, dell’omonimo istituto: «La sintesi metaforica è un po’ quella di dire “sono come Gesù in croce, ma risorgerò e tornerò a difendervi come in passato”», valuta. Sedici minuti in cui «colpisce l’assenza del sorriso e di quell’ottimismo che, in passato, aveva sempre caratterizzato i suoi messaggi tv» rimarca Pietro Vento, direttore di Demopolis. Roberto Weber definisce il video «sempre uguale ma nuovo: una formidabile ambiguità con cui Berlusconi riesce a catalizzare l’attenzione». In cui, giudica, «doppio è anche il messaggio: da una parte è di ripartenza, con Forza Italia, dall’altra dà anche ragione ai cultori della stabilità». Se il messaggio è «da combattente», secondo Weber si tratta però di una «lucida difesa: sta gestendo la ritirata nel migliore dei modi possibili, ma pur sempre un tramonto è». Facendo anche un errore comunicativo, a suo giudizio: «Dire “farò politica” e aggiungere “decaduto o no” è una contraddizione. Fare politica indica qualcosa di attivo, la decadenza invece è indice di fallimento. Avrebbe fatto meglio a dire solo “farò politica fuori dal Parlamento”, senza far riferimento alla decadenza».

E il lancio della nuova Forza Italia, che appeal ha? Piepoli spiega di avere testato il vecchio brand: «E non vale né un punto in più, né un punto in meno del Pdl». Stessa valutazione che fa Vento, secondo cui il marchio oggi dovrebbe aggirarsi sul 27%, quanto il Pdl nelle sue rilevazioni. Ma la Ghisleri è molto più possibilista: «Dipende come si propone il marchio. C’è il rischio che sia vintage? Nel mondo della moda ci sono brand che, dopo aver vissuto un periodo di declino, ritrovando la propria storia degli inizi scoprono il futuro…».