Davide De Luca, IlPost 19/9/2013, 19 settembre 2013
Come la scorsa settimana a Ballarò si è tornati a parlare di IMU e dei processi di Berlusconi. Oltre ad alcuni vecchi classici è uscita anche qualche nuova inesattezza, come ad esempio: è vero che l’80 per cento degli italiani è proprietario di una casa? Non è vero: sono meno della metà
Come la scorsa settimana a Ballarò si è tornati a parlare di IMU e dei processi di Berlusconi. Oltre ad alcuni vecchi classici è uscita anche qualche nuova inesattezza, come ad esempio: è vero che l’80 per cento degli italiani è proprietario di una casa? Non è vero: sono meno della metà. Ma prima cominciamo con i classici. Gianluca Pini, vice capogruppo dei deputati della Lega Nord alla Camera, ha sostenuto che salvare il Monte dei Paschi è costato allo stato tanto quanto abolire l’IMU sulla prima casa. Pini si riferiva ai cosiddetti “Monti Bond”, cioè a un prestito che il governo Monti ha concesso al Monte dei Paschi di Siena. Ne abbiamo scritto a lungo (qui trovate un breve elenco dei nostri articoli sul tema). Riassumendo in breve: effettivamente il Monte dei Paschi ha ricevuto durante il governo Monti un prestito da circa 3,9 miliardi di euro, una cifra vicina a quanto si stima renda l’IMU sulla prima casa. La parola chiave è “prestito”: i cosiddetti Monti Bond difficilmente possono essere considerati un regalo o un costo per lo stato, visto che a un certo punto andranno restituiti e su di essi il Monte dei Paschi paga un generoso interesse (da un minimo del 9 per cento fino a un massimo del 12 per cento, con un aumento dello 0,5 per cento ogni due anni di mancato rimborso). Secondariamente, i Monti Bond sono costituiti per circa 2 miliardi da un nuovo prestito deciso dal governo Monti. Gli altri 2 miliardi sono invece un rifinanziamento di un altro prestito, i cosiddetti Tremonti Bond. Questo primo prestito è stato concesso alla banca con i voti della Lega Nord, mentre la Lega era al governo e da un ministro dell’Economia, Tremonti appunto, ad essa molto vicino. A essere fiscali, inoltre, i Tremonti Bond avevano condizioni molto più tenere dei Monti Bond. Pini ha sostenuto anche che è falso che sia in atto una ripresa economica. La ripresa, ha detto, c’è solo nello spread, ma non nell’economia reale dove invece le cose vanno sempre peggio, come mostra ad esempio l’aumento del tasso di disoccupazione. Certamente è vero che la situazione economica non è buona, ma il fatto che sia in atto una ripresa, per quanto timida, è segnalato più o meno da tutti. È vero, come dice Pini, che lo spread è diminuito. La disoccupazione, se pure è in aumento rispetto all’anno scorso, negli ultimi mesi si è stabilizzata o è, addirittura, in leggerissima diminuzione. Mara Carfagna, deputata del PDL, ha dichiarato che nel 1994 il governo di Berlusconi cadde a causa di un avviso di garanzia. Si tratta di una panzana che i politici del PDL dicono spesso e che la stessa Carfagna aveva ripetuto il 21 maggio di quest’anno. Non si trattava di un avviso di garanzia, ma di un invito a comparire. Il governo non cadde a causa di quella comunicazione, ma un mese dopo, quando la Lega Nord votò contro la riforma delle pensioni (anche se l’inchiesta della procura di Milano probabilmente contribuì a rendere i rapporti più tesi tra Forza Italia e la Lega Nord). Ma eccoci al clou della serata di ieri. Mara Carfagna ha dichiarato che “l’80 per cento degli italiani è proprietario di casa e quindi paga l’IMU”. Non è vero, si tratta di una clamorosa incomprensione di un dato diffusissimo e spesso citato. Il dato è frutto di un’elaborazione dell’Agenzia dell’entrate sulla base dei dati ISTAT. Secondo questa elaborazione (pagina 20) il 78,2 per cento delle famiglie vive in case di proprietà. È facile capire quale sia la differenza con l’affermazione di Carfagna. Se fosse vero che l’80 per cento degli italiani possiede una casa, ne conseguirebbe che l’80 per cento degli italiani paga l’IMU. Come abbiamo visto invece è l’80 per cento delle famiglie a possedere un’abitazione principale. In Italia le famiglie sono composte da una media di tre persone, quindi in Italia possiamo stimare che i possessori di prime case siano un terzo di quell’80 per cento. Ne consegue che a pagare l’IMU sulla prima casa sarebbe circa il 27 per cento degli italiani. Questa stima, fatta a spanne e soltanto indicativa, è almeno in parte confermata dallo stesso documento dell’Agenzia delle Entrate che abbiamo linkato prima. Le persone fisiche che possiedono un’abitazione principale sono 19 milioni, cioè proprio un terzo circa del totale degli italiani.