Tommaso Ciriaco, la Repubblica 19/9/2013, 19 settembre 2013
LA SEDE DI FORZA ITALIA È UN MAUSOLEO
LA NUOVA SEDE DI FI È UN MAUSOLEO -
La trasformazione è stata rapida e discreta. Da nuova sede di Forza Italia a tempio consacrato al berlusconismo. E chi varcherà oggi la soglia di Palazzo Fiano respirerà venerazione. Foto di Silvio Berlusconi ovunque. Gigantografie del Cavaliere. Manifesti dell’unico Capo. Frasi e immagini eternate sui muri. E bandiere, tantissime bandiere con l’antico logo della discesa in campo.
Piazza San Lorenzo in Lucina ne ha viste tante. È il cuore di Roma e il simbolo dell’incrollabile potere andreottiano. Il Palazzo, edificato nel XIII secolo nell’area in cui sorgeva l’Ara Pacis di Augusto, abbraccia cento storie. Fu dimora di Massimo D’Azeglio e studio dell’avvocato Giulia Bongiorno, sede della banca giapponese Nomura, di società immobiliari, notai e wedding planner. Unica
macchia, l’edificio fu eletto asilo della Lehman Brothers prima del tracollo. Quest’ultimo dettaglio, però, a Berlusconi pare non sia stato comunicato.
Sul citofono manca ancora la targhetta. Entri e ti accoglie un immenso quadro con volto del leader anni Novanta, firma originale e monito ai visitatori: «Tutta la mia vita, prima come imprenditore e poi come premier, si è ispirata al rispetto per gli altri e all’amore per la libertà». Nella sala affrescata scelta per tenere a battesimo l’inaugurazione è tutto pronto. Lo sfondo è un tripudio di bandiere di Forza Italia.
Sui muri c’è solo Silvio e ti insegue quasi ovunque, come una pinacoteca di manifesti del Cavaliere. Berlusconi a Onna dopo il terremoto, con il foulard tricolore. Berlusconi stretto tra Bush e Putin, nel 2002 a Pratica di Mare. Berlusconi il giorno della discesa in campo, all’Onu e al Congresso americano. Berlusconi e le sue massime su giustizia e fisco. Berlusconi e mamma Rosa.
Le stanze, dopo lunga contesa, sono infine state assegnate. Il balcone più bello è a un passo dall’ufficio del tesoriere Rocco Crimi. Lo studio più chic, poltrone bianche e cura del dettaglio, è quello di Daniela Santanché. Michela Vittoria Brambilla ha il privilegio di un camino. A Verdini e Alfano sono riservate stanze nobili. E naturalmente agli antipodi.
Il Capo, quando farà capolino, rischierà di perdersi fra gli oltre cento metri quadri che gli hanno riservato. Sfarzoso, con colonne in stile classico, marmo e parquet. È lo studio un tempo occupato dall’allora ministro Roberto Calderoli. Palazzo Fiano, infatti, ospitava il dicastero della Semplificazione ed era diventato avamposto del leghismo durante l’ultimo governo Berlusconi.
Fuori, i carabinieri presidiano. Dentro, nel cortile, c’è anche il parcheggio privato da dividere con gli altri condomini. In tutto, 3.800 metri quadri e poco meno di un milione d’affitto all’anno.
Dovrebbe essere il catering della figlia di Gianni Letta a consolare questo pomeriggio gli ospiti del “battesimo”. La vigilia del gran giorno, intanto, è un via vai ininterrotto di deputati, senatori e aspiranti parlamentari. La parola magica, per chi aspira a un posto al sole nella nuova sede, è “Verdini”. Quando si avvicina il tramonto spunta anche Francesco Storace. Avanza lento davanti al portone di FI e la butta lì, nel dubbio: «Noi passiamo qua davanti. Nun se sa mai, magari ce chiamano...».