Andrea Giacobino, ItaliaOggi 19/9/2013, 19 settembre 2013
CALTAGIRONE GUADAGNA CON IL TRADING SU UNICREDIT
Francesco Gaetano Caltagirone rafforza le munizioni patrimoniali per la sua presenza nelle quotate Acea e Unicredit. Il costruttore, editore e finanziere romano ha infatti effettuato versamenti in conto capitale per quasi 262 milioni di euro - sia direttamente sia rinunciando alla restituzione di parte di finanziamenti precedenti - nella holding Fincal tramite la quale è presente nell’azionariato della multiutility capitolina al 7,5% (sul 16,3% complessivo) e della banca di Piazza Cordusio. Il bilancio 2012 di Fincal, approvato poche settimane fa, si è chiuso in sensibile miglioramento con una miniperdita di 2,5 milioni rispetto al maxirosso di oltre 380 milioni del precedente esercizio che era stato determinato dalla svalutazione del pacchetto Mps.
Ora l’unico writeoff è sulla quota Acea per 8 milioni, che rimane iscritta in bilancio a 112 milioni. Per contro Caltagirone è uscito completamente dalla banca senese vendendo 320 milioni di titoli all’inizio del 2012 e segnando alla fine una minusvalenza di 3,21 milioni.
L’investimento alternativo bancario è quello su Unicredit: per la prima volta dettagliato nel bilancio Fincal, esso consiste di 34,7 milioni di titoli (pari allo 0,6% circa del capitale) in carico a 105,7 milioni con una differenza di circa 23 milioni rispetto ai valori di mercato di fine esercizio che comunque non è stata ritenuta una perdita durevole di valore Anzi: sulla quota Unicredit Caltagirone ha fatto pure trading (come più volte ha fatto, ad esempio, con la sua partecipazione in Assicurazioni Generali) cedendo 8 milioni di titoli per 24,3 milioni e ricavandone una plusvalenza di quasi 2 milioni.
Fincal, che detiene anche la maggioranza di Fabrica Immobiliare Sgr e che ha incassato 2,3 milioni da premi da opzioni derivati azionari stipulati con Banca Finnat, oggi può contare su un patrimonio netto di 259 milioni e liquidità per 25,2 milioni.