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 2013  settembre 18 Mercoledì calendario

SILVIO IN CLAUSURA

C’è incertezza su tutto: la decadenza da senatore, la detenzione o l’affidamento ai servizi sociali, la tenuta di governo Letta e larghe intese con il Pd. L’unica cosa certa, oggi, è che Silvio Berlusconi non è uscito dal fortino di Arcore per un mese e mezzo. Prove generali di domiciliari, senza neanche sapere se li farà davvero. Ma cosa accade dietro il cancello di Villa San Martino? Non esistono versioni ufficiali, così bisogna accontentarsi degli spifferi e delle indiscrezioni, per definizione impossibili da verificare. Ecco dunque qualche retroscena.

L’asse con la primogenita
Da Drive in a Casa Vianello, verrebbe da titolare: non è più la villa delle feste e dei Bunga Bunga. Ora regna solo lei, Francesca Pascale. La ventottenne napoletana è la vera regina della villa, ha surclassato il Re in autorità e decisionismo e gli sta facendo il vuoto attorno. Che barba, che noia, che noia che barba.
Secondo una nostra fonte molto ben informata, Francesca litiga con chiunque (persino con la scorta). Tiene fuori tutti, ammette a palazzo solo i figli di Silvio. Soprattutto quelli di primo letto: con quelli di Veronica i rapporti sono più complicati, se ci sono loro la Pascale si eclissa. Barbara in pubblico ha preso le difese del padre, ma in queste settimane è stata avvistata altrove. Luigino ha interrotto le sue vacanze con la fidanzata Federica per stare vicino a papà, ma la sola presenza fissa è quella di Marina.
Che con Silvio affronta anche le questioni patrimoniali, quelle che fanno arrabbiare Veronica e pesano sul difficile accordo di divorzio che ruota attorno a un solo obiettivo della Lario: in fatto di soldi e potere, niente figli di serie B. Tra Marina e Francesca c’è ormai un’asse di ferro. Con lo scopo, pare, di convincere Silvio a ritirarsi dalla politica. In cambio, dicono che Francesca abbia strappato la promessa di poter restare ad Arcore (con annessi benefici economici) vita natural durante, qualsiasi cosa accada.

Neanche più la santanchè
Per ora, gli unici "estranei" ammessi a Palazzo sono i giornalisti Giuliano Ferrara, Giovanni Toti e Paolo Liguori. E poi gli avvocati con cui Berlusconi sta decidendo la linea da adottare quando, tra meno di un mese, ci sarà da decidere se chiedere l’affidamento ai servizi sociali o scegliere i domiciliari. Fino a due settimane fa, aveva libero accesso anche Daniela Santanchè. Arrivava sempre con un regalo per la zarina, che proprio ai buoni uffici della Pitonessa deve l’ufficializzazione del legame con Silvio.
Da qualche tempo, non si sa perché, neanche Daniela è entrata più. Insomma, Silvio il suo "giudice di sorveglianza privato" ce l’ha già: Francesca filtra persino le telefonate, pure quelle politiche. E così si creano situazioni paradossali: il gruppo del Pdl alla Camera è spaccato, i mal di pancia per la gestione Brunetta iniziano a pesare e i deputati, specie quelli che vanno in tv, abituati a direttive precise, non sanno più come barcamenarsi tra indiscrezioni e ipotesi, e non possono chiedere direttamente a Silvio come comportarsi.
Neanche la Gelmini e la Carfagna riescono più a vederlo. Ogni tanto, lo sentono al telefono. «Qualche deputato sta pensando di comprare una pagina su un quotidiano per fare un appello a Silvio affinché esca da questa reclusione», dice la nostra fonte.

Altro che falchi e colombe
Il ménage di Villa San Martino sembrerebbe insomma molto diverso da come lo dipingono i giornali. Non c’è la gara tra falchi e colombe a chi per primo riuscirà a convincere Silvio su questa o quella soluzione strategica. A meno di grandi emergenze, di fronte alle quali persino Francesca fa mezzo passo indietro, Silvio è inaccessibile anche ai maggiorenti del Pdl.
E ovviamente anche alle varie Began, Minetti e Brambilla (si dice cacciata a urla e improperi dalla Pascale durante un recente tentativo di visita). Resiste Maria Rosaria Rossi, sodale di Francesca, ma ancor di più di Silvio: quando lui vuol prendere aria da quella quasi-moglie così apprensiva da rincorrerlo con gli integratori e contargli ore di sonno e calorie, chiama Maria Rosaria e le chiede di portarla in una beauty farm o a Roma per lo shopping.
Viene descritto un Silvio sempre più titubante, che registra un videomessaggio di rottura e, subito dopo, uno dai toni concilianti, risolvendosi a fatica su quale alla fine mandare davvero in giro.
Un Silvio sempre più depresso. Quando è solo, sussurrano, tende all’apatia, non legge, non guarda la tv, dorme tutto il giorno, gioca con Dudù. Sono lontani i tempi in cui si chiudeva ad Arcore per una settimana, un tempo che allora sembrava infinito, con l’Ape regina Sabina Began che lo metteva a dieta e a fare addominali. Ora le Began, le Minetti, le Olgettine, sono un colorito ricordo come tutte le sedicenti fidanzate: persino Katarina, la ventenne montenegrina che sfoggiò addirittura un anello di fidanzamento, è andata via. Via anche lo storico maggiordomo Alfredo, dopo 23 anni di servizio.
«Lei gli ha fatto mobbing, alla fine ha ceduto», dice una talpa. «Il Dottore gli ha dato un’ottima buonuscita e gli ha promesso di aiutarlo ad aprire un ristorante a Roma». Pure Claudio, l’altro maggiordomo, sembra avere i suoi problemi con la Signora, che avrebbe già consigliato anche alla storica segretaria romana del Cavaliere di guardarsi attorno per trovare un nuovo lavoro.
«La Pascale è arrivata a minacciare persino Marinella (Brambilla, segretaria storica di Berlusconi, ndr) di mandarla via», spiffera la nostra fonte. Per ammazzare il tempo, dicono che Berlusconi si sia fatto cinico e si diletti «a mettere l’uno contro l’altro i galli del pollaio Pdl. In questo periodo si diverte a seminare zizzania tra Paolo Romani e Mario Mantovani, per esempio».
Ma Silvio si diverte anche a far perdere le staffe a Francesca: ogni tanto le confessa di aver chiamato di nascosto qualche vecchia fiamma solo per stuzzicarne la gelosia. Alimentando, così, un circolo vizioso che lo condanna alla clausura. E ora, conoscendolo, molti si chiedono: fino a quando resisterà nell’isolamento?