Lettera43 17/9/2013, 17 settembre 2013
FOXCONN, SESSO IN UFFICIO
Quando chiudono gli uffici, la fabbrica si trasforma in una casa di piacere. Un altro scandalo rischia di travolgere la Apple e la Foxconn, azienda che produce gli iPhone. Negli impianti cinesi, infatti, avverrebbero rapporti sessuali a pagamento al termine dell’orario di lavoro.
Secondo un reportage dell’Economic weekly, molti impiegati delle fabbriche di Shenzhen e Zhengzhou hanno ammesso il fatto che è frequente che molte impiegate e operaie offrano le loro prestazioni sessuali ai colleghi, arrotondando così lo stipendio.
A Shenzhen il campus della Foxconn conta 200 mila persone e per la maggior parte si tratta di giovanissimi, l’età media si aggira sui 20 anni.
«Quando decine di migliaia di ragazzi e ragazze vivono insieme, a così stretto contatto», ha spiegato Minmin, un’operaia che lavora alla linea di produzione degli iPhone, «è naturale che cose come queste accadano. Non ci trovo nulla di male a cercare l’opportunità di ricavare qualche soldo in più. Sono giovane e per me ora la cosa più importante è riuscire a mettere via un po’ di soldi».
La giovane operaia ha aggiunto che diverse colleghe guadagnano di più con il «lavoro serale» che con quello normale alla Foxconn, tanto da aver deciso di lasciare il lavoro ufficiale, troppo faticoso e mal retribuito.
«Non mi pento assolutamente di aver iniziato a prestare questi servizi», ha aggiunto Minmin, «l’unica cosa che mi spiace è non aver cominciato prima». La Foxconn ha negato quanto contenuto nell’articolo, bollandolo come «ingannevole e offensivo».