Enrico Franceschini, la Repubblica 16/9/2013, 16 settembre 2013
“FILETTO E CHEF PER I CAGNOLINI REALI” L’IMBARAZZANTE PASSIONE DI ELISABETTA
I maligni sostengono che li ami più dei suoi figli. Non a caso li ha voluti accanto a sé perfino quando ha girato insieme a James Bond, interpretato dall’attore che gli dà volto al cinema, Daniel Craig, un video inserito nella cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi del 2012. Ed è noto che ogni sua giornata comincia con l’ingresso degli adorati cagnolini — attualmente pare che siano quattro — nella sua stanza da letto: un valletto apre le tende e fa entrare i corgies, gli unici autorizzati a toccare la sovrana, perlomeno al di fuori dei membri della famiglia reale. Ma adesso l’amore di Elisabetta II per i quattro zampe che da anni le fanno compagnia rischia di apparire un po’ controverso, un tantino esagerato, forse addirittura imbarazzante: la regina pretende che siano nutriti soltanto con filetto di manzo e petto di pollo preparati appositamente per loro da uno chef e serviti da un cameriere. Non solo: i cagnetti possono avvicinarsi alla ciotola soltanto dopo che la loro amorevole padrona ha aggiunto la necessaria dose di sale al cibo (forse dopo averlo assaggiato lei stessa?) e soltanto a quel punto è lei a dare loro l’ordine di mangiare.
È uno degli aneddoti sugli animali domestici della casa reale britannica, raccontati per la prima volta da un libro, “Pets by royal appointment” (Cuccioli per decreto reale), scritto da Brian Hoey, uno dei biografi dei Windsor. Particolari che stridono, in tempi di crisi come questi: sebbene il ministro del Tesoro Osborne abbia affermato di recente che la Gran Bretagna ha «girato l’angolo» e la ripresa è in vista, milioni di persone sono reduci da anni di sacrifici, la maggioranza tira ancora la cinghia e il governo ha praticato una politica “lacrime e sangue”, tagliando la spesa pubblica, il credito e gli investimenti. Che i cagnolini di Sua Maestà pranzino con il migliore filetto, mentre la gente comune deve accontentarsi di un hamburger non è il genere di notizia da fare aumentare i consensi dell’inquilina di Buckingham Palace.
E non si tratta soltanto dei manicaretti che vengono cucinati per loro. Un’altra rivelazione del libro è che la regina si preoccupa talmente tanto della salute dei suoi cani da fare pulire la propria stanza con una speciale calamita ogni volta che ha provato dei vestiti, per evitare che aghi o spille siano ingoiati dai cani. L’amore per gli animali, naturalmente, non è un difetto, anzi sarebbe un motivo di più per fare amare la sovrana, che del resto deriva il suo interesse per i corgies, una razza che deve a lei gran parte della sua notorietà, da quando suo padre, re Giorgio VI, ne prese alcuni in casa negli anni ‘30. Il primo cucciolo, un corgi di nome Susan, fu regalato a Elisabetta per il suo 18esimo compleanno e lo amò così tanto da portarselo dietro anche in viaggio di nozze. Da allora c’è sempre stato qualche corgie nelle sue vicinanze. Ma alcune fonti negano che la regina ami i cani più di ogni altra cosa. Riserva altrettanto affetto, giurano i bene informati, ai cavalli.