Emanuela Minucci, La Stampa 14/9/2013, 14 settembre 2013
I tempi, si sa, sono di cinghie tirate. Ma che sia il premier a tirarla, fa sempre notizia. È vero, il sindaco di Roma Marino gira in bici e Papa Francesco si muove in metrò e si paga l’albergo
I tempi, si sa, sono di cinghie tirate. Ma che sia il premier a tirarla, fa sempre notizia. È vero, il sindaco di Roma Marino gira in bici e Papa Francesco si muove in metrò e si paga l’albergo. Ma è la prima volta che un presidente del Consiglio sbarca a Torino e snobba i soliti Golden Palace o Principi di Piemonte per scendere a un discreto quattro stelle di via Nizza: l’appena rinnovato Best Western che è ancora dotato di vista gru. Proprio così, giovedì notte Enrico Letta ha scelto questo albergo per lui e il suo seguito. E alla domanda «vuole la suite presidenziale di 60 metri quadri?», ha scosso la testa: «No, grazie, camere normalissime». E la colazione? Anche quella consumata a fianco degli altri clienti, preferendo il tavolo del dehors per sorseggiare un caffè insieme con il sindaco Fassino e parlare della tenuta del governo e del prossimo congresso Pd. «Una persona fantastica - dice il direttore dell’hotel -, che ci ha stupito con il suo arrivo visto che non siamo proprio in centro». È la spending review bellezza, direbbe Humphrey Bogart, e non puoi farci niente.