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 2013  settembre 13 Venerdì calendario

LE ABBUFFATE DI DE NIRO E LA DIETA AL TONNO DI COLIN FARRELL

Per interpretare Jack La Motta in Toro scatenato Robert De Niro prese 27 chili e mezzo: «Ho mangiato enormi colazioni, pranzi e cene. I primi sette chili vanno da soli ed è divertente, ma poi è un sacrificio ». Uno sforzo (ripagato con l’Oscar) non ripetuto per Gli intoccabili:
malgrado fosse la prima scelta di Brian De Palma per il ruolo di Al Capone, De Niro entrò nel cast troppo tardi per una dieta e dovette ricorrere a protesi e cuscini. La trasformazione fisica è una delle sfide più stimolanti per gli attori, pronti a sottoporsi ai più sfiancanti dei regimi alimentari. Il più estremo è stato quello di Christian Bale, prima ridotto a 54 chili (ne perse 27) per L’uomo senza sonno, per poi salire a 86 e indossare la tuta di Batman nella trilogia di Christopher Nolan: «Non ho mangiato. Niente trucchi o diete speciali. Ho resistito il più possibile tra un pasto e l’altro, bevuto molto. Perdendo peso ho raggiunto un senso di quiete e grande capacità di concentrazione».
Più bizzarra la dieta di Colin Farrell, venti chili in meno per il ruolo del fotoreporter in Triage: «Tonno in scatola innaffiato di bibite dietetiche e caffè nero: 300 calorie al giorno. All’inizio è stato esaltante, poi noioso». Disgustoso il metodo di Jared Leto per incarnare l’assassino di John Lennon in Chapter 27: trenta chili acquistati mangiando cioccolato sciolto nel microonde e mischiato con olio d’oliva e salsa di soia. Tom Hanks ha avuto un anno di tempo per calare 22 chili per Cast Away grazie a «pasti leggeri a base di fibre e tanto esercizio». Renée Zellweger per i 12 chili in più necessari al ruolo di Bridget Jones si è ingozzata di panini con burro d’arachidi, hamburger, pizze. Le diete estreme regalano soddisfazioni artistiche ma anche problemi di salute: a De Niro i cambi di peso hanno causato problemi respiratori, Matt Damon dopo il dimagrimento
per Il coraggio della verità ha avuto danni al cuore.