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 2013  settembre 12 Giovedì calendario

DELIRIO A 5 STELLE: L’11 SETTEMBRE È OPERA DEGLI USA


Signor Presidente, colleghi e colleghe [...] Mi si accuserà di complottismo, nulla di più facile e banale. [...] Anzi, ritengo che i veri complottisti siano quei Governi e governanti che invece di agire secondo il principio della trasparenza e nell’interesse dei popoli che rappresentano, tramano alle loro spalle disegnando scenari futuri nell’interesse di pochi e dei quali non è dato sapere a noi comuni cittadini.
Ma, venendo al punto, vorrei ricordare alcuni passaggi storici che hanno cambiato le sorti dell’umanità modificandone il corso; 7 dicembre 1941: in seguito all’attacco alla base militare statunitense stanziata alle Hawaii da parte dell’aviazione giapponese, gli Stati Uniti entrarono nella seconda Guerra Mondiale. Le Commissioni d’inchiesta dell’epoca che si istituirono per accertare le responsabilità, non decretarono ovviamente responsabilità governative o dello stesso Roosevelt, ma sappiamo bene che un’altra corrente di pensiero ritenne molto dubbio l’andamento della vicenda e non accettò la versione ufficiale; il contrammiraglio Theobald accusò soprattutto Roosevelt di aver favorito l’attacco nemico, negando, pur essendo informato dettagliatamente dei progetti giapponesi tramite il sistema Magic, notizie dell’attacco all’ammiraglio Kimmel. [...]
1962: Per ribaltare il regime cubano di Fidel Castro, alti dirigenti del Ministero della Difesa statunitense, allo scopo di suggestionare l’opinione pubblica statunitense e indurla così a sostenere un eventuale attacco militare, concepì l’Operazione Northwoods; il piano, che non fu mai messo in atto, prevedeva l’esecuzione di una serie di azioni che apparissero come dirette da nazionalisti cubani, inclusi attacchi terroristici da portare a termine contro obiettivi all’interno del territorio nazionale degli Stati Uniti. [...] 1964: l’incidente del Tonchino, il 4 Agosto 1964, segnò l’escalation definitiva che fece precipitare la situazione nel Vietnam e portò gli americani ad un intervento di terra che tutti noi sappiamo come andò a finire. Il casus belli fu provocato da un presunto scontro tra la marina Americana e quella Nordvietnamita che venne ufficialmente smentito nel 2005 da documenti portati alla luce dall’ormai nota NSA [...]
Oggi, 11 settembre, cadono due ricorrenze molto importanti: una è il quarantesimo anniversario del golpe cileno, avvenuto
anche grazie agli Stati Uniti, che portò alla morte del Presidente Allende; l’altro è l’11 settembre 2001, in cui persero la vita 3 mila persone e la cui dinamica dei fatti è inutile ricordare. Però mi preme sottolineare solo una cosa. La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto. [...] Tradotto: fu un lavoro interno. La conseguenza dell’11 settembre è stata una guerra scatenata verso uno Stato sovrano in un’annosa e un
po’ ridicola caccia all’uomo, Osama Bin Laden, che si è conclusa solo dieci anni dopo. L’Afghanistan è stato invaso, con tutte le conseguenze portate da una guerra vera e propria. L’oro nero e il gas sono gli unici motivi per cui la NATO ha invaso il territorio [...]
Oggi la questione siriana è al centro del dibattito sui media di tutto il mondo. Scenari da guerra fredda che vedono oriente ed occidente contrapporsi nuovamente per il controllo di un territorio anch’esso produttore di petrolio ed alleato dell’ultimo Paese produttore autonomo di petrolio, ovvero l’Iran, che è anche l’unico Paese a non commerciare il petrolio in dollari, bensì in oro. Proprio a inizio settimana fonti curde ci hanno raccontato che Aleppo – città siriana vicino al nord, al confine della Turchia – è sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell’esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che avrebbero potuto usare per prendersi la città. Inoltre, abbiamo avuto accesso a una serie di documenti raccolti dall’YPG (unità di difesa popolare curda) nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, tra cui quello della Turchia in particolare. Questi documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d’identità tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. [...] Stando ai precedenti possiamo ben pensare che le motivazioni addotte dall’amministrazione Obama per invadere la Siria, ovvero l’uso di armi chimiche da parte dell’esercito di Assad, siano totalmente false e che il vero motivo per un’ulteriore guerra in Siria sia quello di ribaltare il presente regime e instaurarne uno filoamericano, per completare l’opera, tra qualche anno, andando in Iran (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Paolo Bernini*
*Deputato M5S