Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  settembre 12 Giovedì calendario

Paul Ciprian Stroiescu, 31 anni. Romeno, disoccupato perenne, «irascibile, violento», viveva a Dossobuono di Villafranca (Verona) con la moglie Maria Roxana, 29 anni, e la loro bambina di tre anni

Paul Ciprian Stroiescu, 31 anni. Romeno, disoccupato perenne, «irascibile, violento», viveva a Dossobuono di Villafranca (Verona) con la moglie Maria Roxana, 29 anni, e la loro bambina di tre anni. La Roxana, cameriera in un bar del paese, a detta di tutti «bravissima ragazza», oltre a lavorare dalla mattina alla sera per mantenere la famiglia, da qualche tempo doveva sorbirsi le continue scenate di gelosia del consorte che s’era convinto, a torto, d’avere le corna. L’altra mattina, durante l’ennesima discussione, lo Stroiescu prese un coltello da cucina e infilò la lama più volte nel corpo della moglie. Lei grondante sangue riuscì a scappare e a chiedere aiuto nella ricevitoria del paese, lui sentendo le sirene dei carabinieri si barricò in casa, aprì il gas minacciando di far esplodere tutto ma poi cambiò idea, scappò a piedi, attraversò la rete di recinzione dell’A22 del Brennero e appena vide un tir si buttò sull’asfalto lasciandosi stritolare. Mattinata di martedì 17 settembre a Dossobuono di Villafranca (Verona).