Francesca Brunati, Ansa.it 12/9/2013 (dagospia), 12 settembre 2013
Paul Ciprian Stroiescu, 31 anni. Romeno, disoccupato perenne, «irascibile, violento», viveva a Dossobuono di Villafranca (Verona) con la moglie Maria Roxana, 29 anni, e la loro bambina di tre anni
Paul Ciprian Stroiescu, 31 anni. Romeno, disoccupato perenne, «irascibile, violento», viveva a Dossobuono di Villafranca (Verona) con la moglie Maria Roxana, 29 anni, e la loro bambina di tre anni. La Roxana, cameriera in un bar del paese, a detta di tutti «bravissima ragazza», oltre a lavorare dalla mattina alla sera per mantenere la famiglia, da qualche tempo doveva sorbirsi le continue scenate di gelosia del consorte che s’era convinto, a torto, d’avere le corna. L’altra mattina, durante l’ennesima discussione, lo Stroiescu prese un coltello da cucina e infilò la lama più volte nel corpo della moglie. Lei grondante sangue riuscì a scappare e a chiedere aiuto nella ricevitoria del paese, lui sentendo le sirene dei carabinieri si barricò in casa, aprì il gas minacciando di far esplodere tutto ma poi cambiò idea, scappò a piedi, attraversò la rete di recinzione dell’A22 del Brennero e appena vide un tir si buttò sull’asfalto lasciandosi stritolare. Mattinata di martedì 17 settembre a Dossobuono di Villafranca (Verona).