Sandra Riccio, La Stampa 11/9/2013, 11 settembre 2013
E GLI “ULTRA-RICCHI” CRESCONO IN EUROPA E USA
Altro che crisi. Nell’ultimo anno i multi milionari del pianeta sono diventati ancora più ricchi, alla faccia della congiuntura. Da metà 2012 a metà 2013, il numero dei fortunati paperoni, quelli che hanno a disposizione un patrimonio di almeno 30 milioni di dollari (23 milioni di euro), è cresciuto al livello record di 199.235 individui. Una cifra mai toccato prima nella storia. Quasi 200 mila Re Mida che messi insieme fanno una fortuna monster da 28 mila miliardi di dollari (21 mila miliardi di euro). Patrimoni con una quantità di zeri irraggiungibile, tanto che chi si è preso la briga di fare la conta dei ricchi nel mondo (la banca svizzera Ubs insieme a Wealth-X) nel rapporto diffuso ieri parla di «ultra ricchezza» (World Ultra Wealth Report).
Gli ultra ricchi sono aumentati anche da noi. Il numero di paperoni italiani nell’ultimo anno è cresciuto del 7%, superando quota 2 mila e arrivando a 2.075. Tutti insieme controllano ben 235 miliardi di dollari (178 miliardi di euro) con una media di 86 milioni di euro a testa.
Il trend del nostro Paese è in linea con quello dell’area europea. La crescita del numero di super ricchi infatti, negli ultimi 12 mesi, si è concentrata soprattutto in Europa e negli Usa. Nonostante la disoccupazione e la crescita ancora lenta del Pil, in queste regioni il numero di super ricchi è aumentato più che nelle aree a forte crescita come Cina e Brasile. In un anno, in Europa e Usa, il club dei mega danarosi si è allargato di 10 mila individui con una fortuna che è salita di mille cinquecento miliardi di dollari (poco più di mille miliardi di euro). Anche grazie a quel po’ di ripresa economica che, in diversa misura, stanno vivendo i vari Paesi delle due aree. Ma a spingere in alto le ricchezza ha contribuito anche il rafforzamento dei mercati azionari nell’ultimo anno. Solo il Medio Oriente ha aumentato la propria ricchezza più velocemente di Nord America ed Europa.
In Europa in vetta alla classifica delle fortune che sono aumentate di più c’è la Svizzera. La crescita dei super ricchi nel Paese delle banche è stata del 13,1% con il patrimonio totale che è salito del 14,5% a 750 miliardi di dollari (appannaggio di 6.330 persone). A sorpresa, poi, anche due Paesi “outsider” come Grecia e Portogallo hanno visto tassi di crescita a due cifre nel numero dei ricconi, (+11% per Atene e +10,8% per Lisbona).
In Europa, neanche a dirlo, il Paese che conta più ultra ricchi è la Germania: sono quasi 18 mila, il 13% in più dell’anno prima con patrimoni per un totale di 2.345 miliardi di dollari (cresciuti del 14,4%). Seguono la Gran Bretagna con 11 mila superricchi (+3,8%), la Svizzera (6.330) e la Francia (4.500 cresciuti del 10%). In totale in Europa i paperoni sono 58 mila (+9%) con ricchezze per 7.675 miliardi di dollari (+10%). In Nord America sono oltre 70 mila (+8%) con patrimoni per 9.680 miliardi di dollari (+9%). Il rallentamento economico si è fatto sentire nei Paesi emergenti, con un calo sia del numero di ultra-ricchi che dei patrimoni in Cina e Brasile, rispettivamente quarta e settima nella classifica degli “ultra”.
La Cina, seconda in Asia alle spalle del Giappone, ha 10.675 Paperoni (-5%), i cui patrimoni si sono assottigliati del 4% a 1.515 miliardi di dollari. Il Brasile ha perso quasi 600 ultra-ricchi, scesi a un totale di 4.015, per 770 miliardi di dollari (-11%). Secondo lo studio, nell’arco dei prossimi 5 anni l’Asia supererà sia l’America del Nord sia l’Europa per il numero dei milionari e per le loro ricchezze.
Ma a chi appartengono i conti in banca con tanti zeri, lo yacht milionario, e le ville di lusso o l’ aereo privato? Nel mondo dei paperoni la risposta è quasi sempre la stessa: a possedere le ricchezze più grandi è in genere un uomo. Succede nell’88% dei casi mentre le donne super ricche sono il 12%, appena.
Da dove arriva tutta questa ricchezza? La maggioranza dei super ricchi si è fatta da sé: la quota di quelli che dispongono di un capitale “self-made” rappresentano infatti il 65% del totale a livello globale. Per le donne multi milionarie invece le fortune sono arrivate quasi sempre per via ereditaria (53%) ma c’è anche un buon 33% di super ricche che ha fatto strada in azienda o che ha creato una propria società, scalando così le classifiche della fortuna.