Lettera43 10/9/2013, 10 settembre 2013
SPOSARSI E MORIRE A OTTO ANNI
È morta dissanguata a otto anni dopo la prima notte di nozze. Questo il tragico destino di Rawan, una bambina che viveva nell’area tribale di Hardh, nello Yemen, deceduta a causa di un’emorragia interna per le presunte violenze da parte del marito 40enne che le era stato imposto dalla famiglia.
La notizia è stata ripresa dal quotidiano britannico Daily Mail: il tabloid inglese ha anche scritto che alcuni attivisti dei diritti umani hanno chiesto che il marito venga arrestato e che la famiglia della bambina sia processata.
Secondo il sito di Gulf News, giornale in inglese della regione del Golfo, a diffondere per primo la notizia è stato un giornalista freelance yemenita, Mohammad Radman, che ha confermato quanto scritto e attaccato i funzionari della provincia di Hardh, a suo dire colpevoli di voler occultare la vicenda.
Diversa la versione di Mosleh al Azzani, comandante di polizia nella zona tribale dove sarebbe avvenuto il fatto, secondo cui la piccola è viva, non ha mai subito alcuna violenza e non si sarebbe nemmeno sposata.
Come sottolineato da La Stampa, nello Yemen, soprattutto nelle aree tribali e tra le famiglie povere, le spose-bambine sono tristemente numerose: secondo l’Unicef il 14% delle yemenite si sposa prima dei 15 anni, e sono solo il 48% quelle che superano i 18.