Enrico Franceschini, la Repubblica 11/9/2013, 11 settembre 2013
LONDRA STAMPERA’ BANCONOTE DI PLASTICA
“Plastic money”, soldi di plastica, è l’eufemismo con cui da sempre si definiscono le carte di credito. Ma adesso i soldi sono sul punto di diventare veramente di plastica. La Banca d’Inghilterra ha annunciato piani per stampare banconote plastificate, cominciando con quelle di taglio più piccolo, da 5 e da 10 sterline, rispettivamente con le immagini di Winston Churchill e Jane Austen, a partire dal 2016. La decisione segue uno studio triennale dell’esperienza di un’altra ventina di nazioni, tra cui Australia e Canada, che hanno già sperimentato il parziale passaggio dalla carta alla plastica per la propria valuta.
I vantaggi sono innegabili, secondo chi le ha provate: si mantengono più a lungo in buono stato, sono resistenti ai liquidi (possono andare anche in lavatrice) ed è più difficile falsificarle. Se l’iniziativa britannica sarà bene accolta dall’opinione pubblica, poi anche il resto d’Europa e gli Stati Uniti potrebbero fare altrettanto.
La banca centrale inglese ha già stampato un certo numero di banconote del nuovo tipo per sottoporle al giudizio della gente nei prossimi due mesi. Finora le banconote del Regno Unito, come della stragrande maggioranza degli stati mondiali, erano fatte di fibre di cotone e lino. Le banconote di plastica sono ricavate da una sottile e trasparente pellicola di polipropilene, a cui vengono attaccati strati di inchiostro con cui modellare disegni e caratteristiche grafiche.
Una specie di finestrella viene lasciata libera dall’inchiostro, come protezione contro i falsari ed è possibile inserire altri sistemi di sicurezza. La Banca d’Inghilterra sostiene che le nuove banconote sono più pulite, resistenti e durevoli: se ci si versa sopra del vino, riporta la Bbc, si possono pulire e riportarle allo stato originale senza che abbiano subito alcun danno. Ma sono anche sufficientemente sottili e flessibili da stare dentro un portafoglio o una tasca, proprio come quelle di carta usate finora.
Forse non è un caso che la svolta sia stata approvata a Londra poco dopo l’insediamento del nuovo governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, un canadese che in precedenza guidava la banca centrale del suo paese, una delle prime (insieme a Nuova Zelanda, Messico, Singapore e isole Figi) ad adottare i soldi di plastica.
Qualche mese fa si era perfino sparsa la voce che le banconote di plastica canadesi profumassero di acero, l’albero simbolo del Canada. È poi risultato che non era vero. Il denaro, come è noto, non fa odore. Nemmeno se è di plastica.