Alessandro Alviani; Marina Verna, La Stampa 10/9/2013, 10 settembre 2013
ALFABETO MERKEL
ALTERNATIVLOS . Perché discutere, perché cercare un’altra strada, se la decisione è «alternativlos», cioè senza alternative? «Alternativlos» compare nel suo vocabolario, sotto varie formule, ogni qual volta c’è da difendere una decisione controversa. Che alternativlos, nel frattempo, sia diventata anche Merkel stessa?
BUNDESTAG . Merkel è stata eletta al Parlamento la prima volta nel 1990, prime elezioni federali dopo la riunificazione tedesca. Da allora è sempre stata rieletta (1994-1998-2002-2005-2009) e sempre nello stesso collegio, la Pomerania anteriore, nella ex Germania dell’Est.
CHIMICA . Dottorato in chimica-fisica all’Accademia delle Scienze di Berlino, un percorso inusuale per uno statista. Applica alla politica il metodo scientifico: analisi del problema, ipotesi di soluzione, analisi delle conseguenze, confronto, scelta.
DIVISA . Giacche colorate, pantaloni neri, top, girocollo di pietre dure, scarpe dal tacco basso e largo. Una divisa messa a punto con una stilista berlinese all’inizio del primo mandato, che si adatta alla sua figura e la rende riconoscibile. Recentemente Karl Lagerfeld l’ha criticata e si è offerto di ridisegnarle il guardaroba. Non si ha notizia di una risposta.
FLEXIBEL . La sua abilità nel cambiare posizioni politiche è leggendaria. In questa legislatura Merkel ha prima prolungato la vita delle centrali nucleari tedesche e appena sei mesi dopo, in seguito all’incidente di Fukushima, ha detto addio al nucleare. Altrettanto leggendaria è la sua capacità di prendere in prestito idee e temi dagli avversari senza troppe remore – anzi, ammettendolo apertamente: provate a chiedere alla Spd e alla sua idea di un di un tetto all’aumento degli affitti.
GÄRTNERIN , ortolana. Merkel coltiva nel suo giardino le sue verdure. Non tante, ma quanto basta per preparare di tanto in tanto un pasto, rivela sul suo nuovo sito. Cosa coltiva? Fragole e alcune varietà di patate, ma non il cavolfiore, perché richiede troppe cure e attira troppe lumache, spiegò a marzo al settimanale «Bild der Frau».
HAUSBESETZERIN . È la Merkel che non ti aspetti, la Merkel-squatter. «Quando mi separai dal mio primo marito avevo bisogno di un appartamento», ha raccontato a metà agosto ai ragazzi di un liceo berlinese. «Qualcuno mi diede un consiglio: nella Templiner Straße. A quel punto irruppi nell’appartamento vuoto con una chiave – no, non con una chiave, ho forzato la serratura».
JOACHIM Sauer. (Gioacchino Acido), chimico, marito della cancelliera. Ha una cattedra di chimica quantistica all’Università Humboldt di Berlino. Grande appassionato di Wagner, lo si vede accanto alla cancelliera solo al festival di Bayreuth. Ai vertici internazionali partecipa con grande successo personale al programma per le signore.
KOHLS MÄDCHEN . La «ragazza di Kohl»: è stato l’ex cancelliere ad agevolare la sua ascesa politica. Finché, nel 1999, nel pieno dello scandalo sui fondi neri della Cdu, l’allora segretaria generale della Cdu Merkel scrisse sulla Faz all’insaputa dell’allora numero uno del partito Schäuble un memorabile articolo: Kohl ha danneggiato il partito, notò. L’inizio del tramonto politico di Kohl.
LOB . Elogio, o meglio: Eigenlob, elogio di se stessi: questo «è il governo di maggior successo dalla riunificazione tedesca», disse Merkel lo scorso novembre al Bundestag. «Sono stati quattro anni positivi per la Germania», ha ripetuto la scorsa settimana sempre al Bundestag. Non è un caso che, sull’ultimo numero, lo «Spiegel» la presenti come incorniciata in un quadro con tanto di corona e targhetta «Angela la Grande». Titolo: «Il nuovo autocompiacimento di Angela M.».
MUTTI . La versione di «mamma» tradizionalmente usata nell’Est della Germania: si preoccupa di tenere lontano dai tedeschi qualsiasi pericolo o svantaggio - e ogni dibattito che possa disturbare la loro quiete.
NEOLIBERAL . Nel dicembre del 2003 a Lipsia la Cdu approvò un programma di impostazione neoliberale che oggi è praticamente finito nel dimenticatoio.
QUOTE ROSA . La cancelleria è personalmente convinta che le donne debbano essere più rappresentate ai livelli dirigenziali, però il suo partito ad aprile ha votato contro la proposta di legge Verdi/Spd per riservare loro il 30% dei posti nei consigli di sorveglianza delle imprese.
RAUTE , rombo. Il famoso gesto delle mani «a rombo» è diventato ormai un’icona del potere, da quando la Cdu ha srotolato un enorme manifesto a Berlino che lo riproduce, accanto allo slogan: «Il futuro della Germania in buone mani».
SUPPE , Zuppa: Merkel ama cucinare. La Kartoffelsuppe (zuppa di patate) e gli involtini sono tra i piatti che prepara più volentieri.
TEFLON . Critiche e attacchi le scivolano addosso. Se n’è accorto anche lo staff dell’ambasciata statunitense in Germania, che in un cablo del 2009 finito su WikiLeaks la chiama «Angela “Teflon” Merkel».
WAHLKAMPF , campagna elettorale: la strategia di Merkel in campagna elettorale si chiama «Asymmetrische Demobilisierung», cioè smobilitazione asimmetrica. Consiste nel non prendere posizione su questioni controverse ed evitare lo scontro diretto col suo sfidante, in modo da non mobilitare gli elettori dei partiti avversari, a cominciare dalla Spd, e far sì che il giorno del voto restino a casa. Ha funzionato nel 2009, quando la Spd raggiunse il suo peggior risultato di sempre. Il rischio, però, è che anche gli elettori della Cdu restino a casa – un pericolo concreto anche alle elezioni del 22 settembre. Inoltre così l’affluenza alle urne rischia di crollare.