www.cinquantamila.it/fiordafiore 10/9/2013, 10 settembre 2013
La proposta di Mosca per impedire l’attacco alla Siria • Domenico Quirico racconta la sua prigionia • Iniziata la discussione su Berlusconi nella Giunta per l’Immunità • Più soldi alla scuola • In Francia una carta della laicità per studenti e insegnanti • È morto Alberto Bevilacqua • La camera della rabbia Armi chimiche Mosca ha proposto alla Siria di far mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico e di consentirne la distruzione sotto l’egida dell’Onu
La proposta di Mosca per impedire l’attacco alla Siria • Domenico Quirico racconta la sua prigionia • Iniziata la discussione su Berlusconi nella Giunta per l’Immunità • Più soldi alla scuola • In Francia una carta della laicità per studenti e insegnanti • È morto Alberto Bevilacqua • La camera della rabbia Armi chimiche Mosca ha proposto alla Siria di far mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico e di consentirne la distruzione sotto l’egida dell’Onu. Il regime di Assad ha accettato e Obama ha deciso di tenere in considerazione lo spiraglio per evitare la guerra. Tutto era cominciato in mattinata a Londra quando Kerry aveva lanciato una sorta di ultimatum al dittatore siriano: «Assad può ancora evitare l’attacco a patto che consegni tutte le sue armi chimiche entro una settimana». Nella capitale russa il ministro degli Esteri Lavrov stava ricevendo il collega siriano Walid Muallem e ha colto subito l’occasione per fare la proposta sulle armi chimiche. Proposta accettata dalla Siria. Tuttavia non è ancora detto che l’intervento militare, fino a ieri praticamente certo, sia stato del tutto evitato. Infatti da Washington arrivano anche dichiarazioni che parlano di «forte scetticismo su un regime violento e sanguinario». Invece i ribelli anti Assad mettono in guardia gli Stati Uniti da «una evidente azione dilatoria messa in campo dal regime siriano insieme alla Russia, suo più fidato alleato». Quirico/1 Si comincia ad avere qualche informazione sul sequestro di Domenico Quirico. Insieme al professore belga Pier Piccinin, che forse era il vero obiettivo del sequestro perché abbastanza conosciuto in Siria, il 9 aprile era stato catturato a Qusayr dalla brigata «Abu Ammar». A Qusayr sono rimasti per due mesi, ma quando la città è finita sotto assedio sono stati ceduti a un altro gruppo e trasferiti. Si ritiene che abbiano cambiato almeno cinque prigioni. Secondo quanto ha raccontato il professore, a metà giugno «siamo stati portati a Yabroud (vicino al Libano), poi condotti di notte su fuoristrada verso il governatorato di Idlib, più a nord. Qualche settimana dopo, siamo arrivati a Bal al-Hawa, alla frontiera turca, ma le speranze di liberazione sono presto svanite perché siamo andati a est, verso Raqqa e ci siamo fermati a 80 chilometri dalla città». Quirico/2 In tutti questi mesi, ha spiegato Quirico, ha conosciuto decine di carcerieri: «Ma questa volta, a differenza di quanto mi era capitato in Libia, non ho trovato nessuno che abbia provato almeno un minimo di pietà verso di me. Qualcuno che mi tendesse la mano. No anzi, uno l’ho trovato: quello che mi ha prestato il telefono per chiamare la mia famiglia». Gli ostaggi sono rimasti quasi sempre al buio, bendati, in celle maleodoranti e piene di scarafaggi. Mangiavano solo un po’ di riso, qualche crosta di formaggio e avanzi dei pasti dei carcerieri. Per passare il tempo, con il professor Piccinin si sono dovuti inventare quiz e giochi, e raccontare favole dell’infanzia. All’inizio del sequestro riuscirono anche a fuggire, ma furono presto ripresi. Per due volte a Quirico è stata puntata la pistola alla tempia: «Una mattina ci hanno buttato delle scarpe di gomma. Andatevene, ci hanno detto. Ho pensato che ci avrebbero sparato alle spalle: invece eravamo davvero liberi». Giunta Per cinque ore e 45 minuti i senatori della Giunta per l’Immunità, che ieri ha iniziato a discutere sulla decadenza dalla carica di Berlusconi, hanno litigato. Ha preso subito la parola il relatore del Pdl, Andrea Augello, che ha chiesto alla giunta di sospendere il suo giudizio in attesa che un’alta corte, la Consulta o la Corte di giustizia del Lussemburgo, dica la sua sugli effetti retroattivi della legge Monti-Cancellieri-Severino votata dal Parlamento italiano (Pdl compreso) alla fine del 2012. Invece Pd, Scelta Civica e Movimento 5 Stelle preferirebbero votare subito. La decisione finale è stata quella di rimandare una nuova seduta a questa sera alle 20. Scuola Il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di riforme per scuola e università da 400 milioni di euro. Tredici milioni per questi ultimi tre mesi dell’anno, 107 a regime, serviranno per l’immissione in ruolo di 26mila insegnanti di sostegno, ma per il prossimo triennio è prevista l’assunzione di 69mila docenti e 16mila di personale vario. Un’altra grossa fetta, 100 milioni, è destinata alle borse di studio degli studenti universitari per il Fondo che diventa consolidato, e 15 milioni vanno agli studenti medi e superiori meritevoli ma privi di mezzi per trasporti e mense scolastiche; 15 milioni sono per aumentare la rete wireless nelle scuole secondarie, 6 milioni per gli studenti iscritti alle accademie di danza, belle arti, arte drammatica e conservatori. Otto milioni per finanziare l’acquisto da parte delle scuole di libri di testo e di ebook da dare in prestito agli alunni in condizioni economiche disagiate. Oltre 6 milioni saranno destinati a potenziare già dal quarto anno del liceo l’orientamento alla scelta della facoltà universitaria mentre con più di 3 milioni sarà reintrodotta la geografia al biennio negli istituti tecnici e professionali e altri 3 milioni, con il contributo del ministero dei Beni culturali, andranno ai licei musicali paritari. Ai professori 10 milioni per la formazione. Laicità Da ieri in tutte le scuole pubbliche francesi, dalle elementari ai licei, è in vigore una «Carta della laicità» in quindici punti cui insegnanti e studenti sono tenuti a conformarsi. Tra i punti: la laicità protegge gli alunni «da ogni proselitismo e da ogni pressione che impedirebbe loro di fare le proprie scelte». E poi «nessuno studente può invocare una convinzione religiosa o politica per contestare a un insegnante il diritto di trattare un argomento», quindi per esempio un eventuale creazionista non potrebbe rifiutarsi di studiare Darwin. Quindi «nessuno può far valere la sua fede religiosa per rifiutare di conformarsi alle regole», con il che si taglia corto alle rivendicazioni per il menu halal alla mensa o contro le palestre unisex. E il punto 14 vieta «di portare dei segni o delle tenute con le quali gli allievi manifestano ostentatamente un’appartenenza religiosa», tipo il velo o la kippah (Mattioli, Sta). Bevilacqua Lo scrittore Alberto Bevilacqua è morto ieri all’età di 79 anni. Era stato ricoverato lo scorso ottobre alla clinica Villa Mafalda di Roma, dove è rimasto sino alla fine. La causa della morte sarebbe un arresto cardiocircolatorio, ma la compagna Michela Macaluso, che aveva già denunciato la casa di cura per il mancato trasferimento in un’altra struttura, ha chiesto e ottenuto l’autopsia, nonostante il parere contrario della sorella di lui, Anna. Milioni Il conto per le cure e la degenza di Bevilacqua a Villa Mafalda da ottobre a ieri ammonta a 1,8 milioni di euro (Tonacci, Rep). Rabbia Cristian Castagnoli, 35 anni, di Forlì, ha aperto la prima “Camera della rabbia” italiana: ci si va per sfogarsi sfasciando a colpi di mazza tutto ciò che capita sotto mano. Costo: 35 euro l’ora, compreso il filmato dell’impresa. Si indossano scarpe antinfortunistiche, ginocchiere, casco e protezioni varie, si entra nella camera piena di oggetti, e prendendo tra le varie mazze a disposizione, con sottofondo di musica rap, si spacca tutto. Dice il titolare: «Qui viene gente dai 18 ai 40 anni, uomini e donne in egual numero, ma le ragazze sono le più scatenate» (Giubilei, Sta).