Alberto Mattioli, La Stampa 9/9/2013, 9 settembre 2013
IL SONDAGGIO DEL TENORE: DEVO TORNARE ALLA SCALA?
In quattro secoli (abbondanti) di teatro d’opera, questo lo si doveva ancora vedere: un tenore che domanda al pubblico se deve o no tornare a cantare dove l’hanno fischiato. Ma con Roberto Alagna non c’è mai da stupirsi di nulla. Quindi nemmeno del post che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove spiega che la Scala gli ha proposto una nuova Aida diretta da Lorin Maazel e chiede ai suoi devoti se accettare.
Il precedente è scabroso. Era il 10 dicembre 2006 e il tenore franco-siciliano faceva appunto Aida a Milano. Contestato dopo «Celeste Aida», se ne andò a sipario aperto sostituito da un Radamès di riserva che entrò in scena in jeans. Lui accusò la Scala di complotto (le famose lagne di Alagna) e giurò di non metterci più piede. Adesso, che fare? Ieri, avevano votato in 291, quasi tutti per il sì, ma sono fan che stravederebbero per Roberto anche se cantasse «Quel mazzolin di fiori». Spiritoso quello che ha risposto: «Dipende dal cachet». Il consiglio migliore è quello di Leporello a Don Giovanni quando arriva il Commendatore. Aida alla Scala (e con l’aggravante di Maazel)? «Dite di nooo!».