Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  settembre 10 Martedì calendario

ANIMA «Per me Totti è uno dei migliori di sempre. Non avrà più 20 anni, ma per noi non è solo l’anima della squadra, ma anche uno capace di illuminare il gioco: ha una visione eccezionale, capace di riprodurre al secondo ciò che vede in campo» (Rudi Garcia a proposito del capitano)

ANIMA «Per me Totti è uno dei migliori di sempre. Non avrà più 20 anni, ma per noi non è solo l’anima della squadra, ma anche uno capace di illuminare il gioco: ha una visione eccezionale, capace di riprodurre al secondo ciò che vede in campo» (Rudi Garcia a proposito del capitano). CATTIVERIE «Non potevo più stare a Roma, lo stesso club mi aveva fatto capire che dovevo andarmene. E d’altronde non puoi essere sereno quando ti vengono a minacciare con le scritte sotto casa. Cattiverie incredibili che non meritavo, non ho fatto nulla per essere contraccambiato con un simile trattamento. Rispetto chi mi rispetta, altrimenti no. Per qualcuno è sbagliato, non per me. In questo senso non mi pento di nulla» (Pablo Osvaldo ora la Southampton). ITALIA «La Nazionale di calcio è un modello di quello che dovrebbe essere l’Italia di domani. Ringrazio i giocatori» (Cécile Kyenge, ministro per l’Integrazione). ITALIANI «Oggi contano solo i calciatori. È un peccato. L’italiano non è uno sportivo, è un tifoso. In Italia tutto va in malora ma il calcio non si tocca. Ho visto Juventus-Lazio di Coppa Italia: uno spettacolo da 10 euro. E ne dovrei pagare 250? Se vado al cinema mi diverto di più. Questo è il paese più bello del mondo. Peccato ci siano gli italiani» (Nicola Pietrangeli, ex tennista). BOMBE «La mia prima partita? In campo di concentramento, in Tunisia. Avevo 10 anni. Mio padre ci si trovava insieme con tanti altri italiani, aveva costruito un campo da tennis. Una volta andai a trovarlo e giocammo insieme la finale di un torneo fra prigionieri. Vincemmo, il premio fu un pettine fatto con le schegge di bombe. Era il 1945» (Nicola Pietrangeli). SFIDA «Affrontare Nadal in questo momento è la sfida più grande che un tennista può sognare» (Novak Djokovic). FORTUNA «Vincere il campionato? Servirebbe fortuna, ma bisognerebbe che Sebastian si ritirasse qualche volta!» (Alonso, arrivato secondo dietro Vettel al Gp do Monza). GOLF «Sono un grande appassionato di baseball e di basket. Da poco anche di golf, perché mio figlio è passato professionista non tanto tempo fa» (Ron Howard regista di Rush, il film sui campione dell’F1 Lauda e Hunt). CERVELLO «Il golf è uno sport in cui devi uscire di testa, non entrarci. Significa prendere coscienza del fatto che il cervello è un organo reattivo che non va schiavizzato bombardandolo di pensieri. I pensieri lo intrappolano. Mentre le sensazioni, il presente, lo liberano» (Giulia Sergas, prima golfista italiana nella Solheim Cup contro gli Usa).