Carlo Moretti, la Repubblica 6/9/2013, 6 settembre 2013
E IL RAPPER MORENO RIPUDIA LA FESTA “LA MIA MUSICA NON C’ENTRA NULLA COL PD”
ROMA — «Fa un po’ ridere che si dica che io suono alla Festa del Pd. Il mio concerto e la Festa democratica sono due cose diverse: la festa dell’Unità è alla Foce, il mio concerto è al Porto antico. Sono entrambi a Genova, ma in due zone distinte, ci vogliono due autobus per andare da una all’altra. Io vado al concerto di Moreno, cioè al mio show». Il rapper genovese prende le distanze dalla Festa nazionale del Pd, dove domani sera terrà il concerto di chiusura. Al contrario di quanto accadeva fino a qualche anno fa, e certamente fino quando si chiamavano ancora Feste dell’Unità, chi sale oggi su quel palco lo fa come se fosse in un qualsiasi palasport. Nessuna necessità di sintonia o visione del mondo.
Da più di tre mesi Moreno, vincitore del talent show di Canale 5 “Amici”, è in vetta alle classifiche di vendita con l’album “Stecca”, ha 23 anni, proviene da una famiglia operaia e nella sua vita precedente è stato un parrucchiere. Oggi tutti parlano di lui come del golden boy del rap italiano. Nei suoi testi la voglia di riscatto si incarna negli eroi dei manga giapponesi, nei personaggi dei videogiochi, ribolle il mondo della televisione, cita icone pop come Valeria Marini e Fabrizio Corona.
Moreno, al Porto antico non ci sarà dunque nessun segno che collegherà il suo concerto alla Festa del Pd?
«Nessun tipo di segno, assolutamente nessuno, anzi, mi fa un po’ sorridere tanto clamore. In queste settimane sono in giro a far concerti e la sesta tappa del mio “Confusione tour” si tiene a Genova. Sono a casa, finalmente faccio la data a casa mia e non ho bisogno di essere appoggiato da un partito, qualunque sia. Non mi sento sotto nessun cappello, posso ringraziare ma una data a Genova l’avrei fatta comunque, sono convinto che la gente aspettasse da tempo il mio concerto, non c’è bisogno di altro».
Ma il suo nome, insieme a quello di altri artisti, è stato scelto dagli organizzatori.
«Certo. Ma alla festa dell’Unità c’è sempre la musica, e quest’anno magari si saranno accorti che c’è il rap, di questo ne posso essere solo contento».
Si ritroverà per la seconda volta ospite di un evento in cui viene invitato a parlare anche Matteo Renzi: l’ha incontrato ad “Amici”?
«No, partecipando al talent show di Maria De Filippi non si poteva avere contatti con nessuno. L’ho seguito dai monitor, ma come facevo con tutti gli ospiti, ci mancherebbe. Solo Al Pacino alla fine della puntata si è avvicinato a stringerci la mano, ed è stato un onore per me, ho visto tutti i suoi film».
Inevitabilmente, le sue parole saranno le ultime pronunciate alla Festa democratica. Cosa dirà?
“Dirò: “Grazie a tutti”. Siamo in una situazione politica delicata, io mi voglio concentrare sulla musica e su nient’altro. È importante interessarsi e votare, ma per il resto non dico di più».