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 2013  settembre 05 Giovedì calendario

"Pitonessa? E’ un soprannome che deriva da una vecchia barzelletta che non si può raccontare perché siamo in fascia protetta

"Pitonessa? E’ un soprannome che deriva da una vecchia barzelletta che non si può raccontare perché siamo in fascia protetta. Era l’unica barzelletta che lei raccontava sempre quando stavamo insieme, anche perché se ne ricordava poche". PAOLO SANTANCHEPAOLO SANTANCHE Questa la rivelazione di Paolo Santanchè, ex marito di Daniela Santanchè, chirurgo plastico, a La Zanzara su Radio 24. Ma qual è la barzelletta, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Quella del coniglio e della pitonessa, fatevela raccontare da lei, è carina. Io non posso, è una barzelletta sporca". Poi Santanchè dice: "Ci siamo conosciuti quando lei venne da me per rifarsi il naso. Aveva 21 anni. Continuare a portare il mio nome è stata una concessione fatta in sede di divorzio perchè all’epoca nel mondo del jetset era conosciuta come mia moglie, e io sono un chirurgo abbastanza conosciuto. Lei sostenne che avrebbe avuto un danno se non gli avessi concesso il cognome, perchè nessuno la conosceva con il suo cognome. PAOLO SANTANCHEPAOLO SANTANCHE Ormai non ci penso più, non è un problema assillante, ma è una cosa stravagante e incoerente per una sostenitrice delle donne non portare il suo cognome. Io sono un amante della coerenza che è una virtù in via di estinzione e questa cosa qui non riesco a capirla. Ma io sono un uomo all’antica e ho una parola sola. Abbiamo fatto un accordo e non ritorno sui miei passi". "Leggo che lei si vanta di avermi portato un sacco di clienti - dice Paolo Santanchè - ma per fortuna mi sono arrivati da soli. Certo, lei faceva pubbliche relazioni ma quando l’ho conosciuta ero già un chirurgo plastico molto noto perchè ero uno dei pochi che faceva la liposuzione". PAOLO SANTANCHEPAOLO SANTANCHE "Con me Daniela si è rifatta solo il naso - dice ancora Paolo Santanchè- il resto non lo so. Difficile capire da una foto, bisogna vedere i particolari. Può darsi che abbia fatto qualche punturina, l’hanno fatto tutti. Ma non so, non la vedo da tanti anni. Quando io decido di tagliare, taglio". Ma lei affiderebbe alla Santanchè l’amministrazione di un condominio?: "Io non darei da amministrare nulla a nessun politico, non conosco un politico a cui affiderei qualcosa, non ci sono persone affidabili. E’ una tragica verità. Non conosco nessun politico che sia una persona affidabile. Però Daniela mi sembra in grado di guidare Forza Italia. Alfano? Un personaggio insignificante. Con Berlusconi lei è stata incoerente, prima contro e poi pasdaran? Sì, a me piacciono altri politici, ma solo i cretini non cambiano idea" PAOLO SANTANCHEPAOLO SANTANCHE MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHEMANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE 2. BARZELLETTA DELLA PITONESSA dago C’è il Coniglio che va al bordello e dice alla maîtresse, una vecchia Vacca: "Senti, sono stanco delle solite conigliette tre colpi e via. Stasera voglio provare qualcosa di più eccitante." La Vacca gli risponde che se vuole divertirsi davvero, di sopra c’è la Pitonessa, la puttana più famosa di tutto il regno animale e, dondolandogli una chiave davanti al muso, aggiunge: "Stanza 201 ..." Il coniglio, tutto eccitato, strappa la chiave di mano alla Vacca. Sale le scale di corsa, entra nella stanza della Pitonessa e chiude la porta. La Pitonessa, convinta che sia arrivata la cena, piomba sul Conglio e lo ingoia. Passa un’ora, passano due, dopo tre ore la Vacca, preoccupata perché il Coniglio ancora non torna, decide di salire a controllare. Apre la porta e la trova la Pitonessa tutta sola. Sempre più preoccupata domanda che fine abbia fatto il Coniglio. La Pitonessa, imbarazzatissima per l’errore, vomita il cliente. Appena uscito dallo stomaco della Pitonessa, il Coniglio si asciuga la pelliccia e fa, tutto contento: "Bestia, che pompino!!"