Fulmini 6/9/2013, 6 settembre 2013
META’
«Ho fatto sempre la metà della metà di ciò che potevo fare. Del resto due sono stati i miei principi fondanti: “Lavorerei volentieri... Purtroppo non ne ho il tempo”, l’altro: “Non è importante essere ricchi, ma vivere come se lo si fosse”» (Nicola Pietrangeli, che l’11 settembre compie 80 anni).
TACCHI A SPILLO «Bolt è bravo, va forte, ma non esce dalla pista, dovrebbe cominciare a farlo. Io, in uno spot mi misi a correre anche con scarpe con i tacchi a spillo. La cosa fece discutere, ma fece pure parlare di atletica. Ero orgoglioso di aver abbattuto certe barriere. Era triste vedere durante la finale dei 100 metri le tribune mezze vuote dello stadio di Mosca. Nel 1987 a Roma straboccavano di gente. Ma quella era l’atletica di Nebiolo...» (Carl Lewis).
TIFOSI «L’Inter ha la fortuna di avere tifosi che vivono molto vicino alla squadra, alla società, conoscono la storia del club, sono istintivi ma intelligenti. Hanno tutti la stessa sensibilità che condividono con la conduzione della società... E quindi devo sinceramente dire che non solo capiscono la situazione ma spingono e lavorano come se fossero nella squadra per far sì che le cose vadano bene» (Massimo Moratti)
MOZZARELLA «Napoli è una città calda, bella, affascinante. Ho appena scoperto Posillipo. È stato facile ambientarsi, fin dal primo giorno. Sono già in sintonia con i tifosi e la gente. Anche troppo. Perché dovunque vado mi dicono “assaggi questo, assaggi quello” ed è tutto buonissimo. Fatico a dire no... E ancora devo assaggiare la mozzarella: giurano sia buonissima» (Rafa Benitez).
RAPPORTI «Ora vivo in centro città, ma quando posso vado dai miei amici nella Bassa bergamasca, specie a Caravaggio. Quando resti sei anni nello stesso posto, è normale creare rapporti» (Stefano Colantuono e il suo rapporto con Bergamo).
BERGAMASCO «Sono stato a Milano e ho imparato il milanese. Sono stato in America e ho studiato l’inglese. Sono stato otto mesi a Jeddah e non so una parola d’arabo. È più difficile del bergamasco» (Donadoni).
LIBRI «Non sono un gran lettore: un paio di libri in vita mia. Traggo l’ispirazione da tante cose diverse. Leggo i giornali, tengo occhi e orecchie aperte. Ma non c’è nessuno che vorrei incontrare. Ti fai un’idea di una persona e poi nella realtà non è la stessa. A me ispirano le piccole cose: gente che passeggia, bambini che giocano...» (Sebastian Vettel)