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 2013  settembre 05 Giovedì calendario

MERKEL COME UN CARRO ARMATO

Il duello Tv ha segnato la svolta? L’opposizione riuscirà a recuperare l’enorme distacco nei 17 giorni che mancano al voto (22 settembre)? Dipende da come si pongono le domande nei sondaggi, e quale risultato si preferisce mettere in risalto. Secondo quanto pubblica la Frankfurter Allgemeine, il confronto tra le due squadre, la Cdu/Csu della Cancelliera e l’Spd dello sfidante Peer Steinbrück finirebbe 10 a uno: il 63% crede nella vittoria della signora, e appena il 6% ha ancora qualche speranza che ce la possa fare l’energico Peer. Solo nel passato confronto, nel 2009, la situazione era peggiore: 74 a 4.
Neanche gli elettori socialdemocratici, che dovrebbero essere intorno al 25%, credono dunque nel loro campione. Il contrario di quanto avveniva ai tempi di Gerhard Schröder, dotato di grande carisma, un «animale politico»: i tedeschi lo apprezzavano, e davano l’insufficienza alla sua squadra. Ma nessuno vince da solo, e Gerhard finì per perdere contro Angela, sia pure di un soffio, colmando quasi in extremis un distacco netto.
In un confronto diretto tra Frau Angela e Steinbrück, finisce con un punteggio ancora più disastroso: 13 a uno. Su chi sia il migliore in quindici «qualità», la signora prevale sempre, in una pareggia, e perde solo sul talento oratorio. Chi parla meglio? Il 40% indica Steinbrück, e il 28 la Merkel. Il Nobel Günter Grass ha sentenziato che la Cancelliera fa addormentare, ed è anche vero, ma forse i tedeschi non amano essere destati di soprassalto mentre fanno sogni beati: tre su quattro confessano di essere soddisfatti. Lo sfidante quindi può aver prevalso nel duello tv di domenica sera, ma ai punti perde nettamente la partita. L’apparenza per i tedeschi non conta molto.
In particolare, ecco i risultati: chi è intelligente? Il 69% punta su Angela, il 53 su Peer (in questo caso, si supera il 100, perché la qualità veniva giudicata in assoluto e non in confronto con l’avversario). Chi è più energico: il 61 per lei, il 38 per lui. Chi ha una forte personalità di comando? 59 a 28. Chi ha maggiore competenza? 50 a 43. Chi ha una linea chiara di guida? 46 a 37. Chi è corretto? 41 a 25. Chi è typisch deutsch? Potrebbe essere una qualità, o anche un difetto, e lei vince per 38 a 29. Chi vede più lontano politicamente? 38 a 23. Chi è umano? 27 a 21. Chi è coraggioso? Finisce alla pari, 37 a 37. Chi infonde più fiducia? 33 a 18. Chi è più simpatico? 31 a 18. Chi ha un futuro? 30 a 9. E l’unico punto per Steinbrück, che parla meglio, infatti è conteso come oratore a pagamento. Nel dibattito, ieri in Parlamento, il leader liberale Brüderle ha commentato ironico: «Dio sa tutto. Peer sa di più».
Tutto perduto per Steinbrück e i socialdemocratici? Non è detto, anzi è quasi sicuro che lo sfidante possa tornare al governo come ministro delle finanze, in una Grosse Koalition, che è oggi l’esito più probabile del voto. La Bild Zeitung ha infatti intitolato: Duell? Era piuttosto un Duett. I due hanno cercato di non scontrarsi sul piano personale, in vista di una prossima obbligata coalizione. Se infatti entreranno al Bundestag sia i liberali che i la Linke, il partito dell’estrema sinistra, nessuna alleanza avrebbe la maggioranza. Allora tutti insieme come nel 2005: i tedeschi non amano l’ammucchiata, ma di solito funziona bene, a piccoli passi, di compromesso in compresso, per il bene del paese. Retorico da noi, non qui in Prussia.