4 settembre 2013
Lavinia Simona Ailoaiei detta Dora, 18 anni compiuti lo scorso luglio. Romena, fuggita due anni fa dalla miseria del suo Paese, una sorella che vive a Milano, in Italia era finita nel giro delle prostitute che lavorano via web
Lavinia Simona Ailoaiei detta Dora, 18 anni compiuti lo scorso luglio. Romena, fuggita due anni fa dalla miseria del suo Paese, una sorella che vive a Milano, in Italia era finita nel giro delle prostitute che lavorano via web. Proprio su un sito di appuntamenti qualche giorno fa aveva conosciuto un Andrea Pizzocolo di anni 41, ragioniere di Arese con piccoli precedenti per droga, una compagna che due anni fa se n’era andata con la loro bimba, a detta dei vicini tipo «schivo e taciturno» solito ricevere in casa «ragazze giovanissime, rumene, russe, brasiliane, mai le stesse». Costui, mercoledì 4 settembre, in casa s’era portato Lavinia e dopo una notte a base di bondage le aveva dato appuntamento per il venerdì successivo nel motel Moon di Busto Arsizio (Varese). Lì, spiati da una telecamera nascosta in camera dall’uomo, i due si diedero al sesso violento finché il Pizzocolo strinse attorno al collo della ragazza due fascette da elettricista. Lei diede segni di soffocamento, lui come nulla fosse continuò a copulare e quando la vide morta la caricò in auto. Poi, nel pomeriggio del giorno dopo, si presentò da solo alla reception di un altro motel, il Silk di San Martino in Strada dov’era stato più volte, e quando fu certo che nessuno lo vedeva portò in spalla il cadavere fino alla sua camera. Quindi ripreso dalla solita telecamera s’accoppiò con la salma e subito dopo la ricaricò in auto e andò a gettarla in un campo di mais dove la trovò un agricoltore: tutta nuda, le fascette strette al collo, il volto coperto da un asciugamano bianco del motel che alla polizia bastò per rintracciare l’assassino. A casa del ragioniere, oltre al video in cui penetrava Lavinia che rantolava e Lavinia già stecchita, decine e decine di snuff film, quelli dove il protagonista viene torturato e, alla fine, quasi sempre muore. Notte di venerdì 6 settembre nel motel Moon di Busto Arsizio (Varese).