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 2013  settembre 03 Martedì calendario

ARZANI, UN BOCCONIANO PER IL FONDO DEL QATAR

L’italiano Ugo Arzani alla corte dell’emiro del Qatar. Il manager sarà a capo degli investimenti nel consumer e retail di Qatar Holding, il «braccio armato» di Qatar Investment Authority (Qia), fondo sovrano dell’emirato medio orientale. Arzani, laurea in Bocconi, è stato managing director di Bank of America Merrill Lynch. E prima aveva lavorato in Paribas. La nomina di Arzani fa parte di un pacchetto di assunzioni di manager di estrazione bancaria e industriale volute dai nuovi vertici del fondo sovrano per diversificare il portfolio e alleggerire la dipendenza dall’Europa. Qia, con attivi per 100 miliardi di dollari, è guidato da luglio da Ahmed Al-Sayed, uno dei pochi dirigenti che non fa parte della famiglia regnante. Precedentemente al suo posto c’era un cugino dell’emiro, l’ex primo ministro Hamad bin Jassim al-Thani che ha costruito un patrimonio nel business europeo e immobiliare. Lo sceicco Tamin bin Hamad al Thani, salito al trono a giugno dopo l’abdicazione del padre, ha «scosso» il fondo sovrano all’interno di una ristrutturazione più generale dello stato del Qatar. Tra gli altri manager reclutati figura Jason Chew, sinora responsabile delle operazioni nella Grande Cina di Pramerica Real Estate Investors, che si occuperà degli investimenti immobiliari in Asia. Sia Arzani sia Chew, operativi dai primi di settembre, si stabiliranno nella capitale Doha. Il mese scorso, al banchiere Michael Cho era stata affidata la guida delle operazioni di M&A. E ancora prima, in aprile, Deven Karnik, un altro banchiere basato in Asia per Morgan Stanley, era stato chiamato a capo della squadra per gli investimenti in infrastrutture. Mentre il coordinamento delle strategie è stato affidato a Stefan Frank, ruolo che ricopriva alla Deutsche Bank di Francoforte. Una strategia mirata all’espansione del business, troppo sbilanciato sull’Europa, in Asia e Stati Uniti. E soprattutto a recuperare terreno rispetto ai più «ricchi» fondi sovrani di Abu Dhabi, uno dei più grandi con asset stimati tra i 400 e i 600 miliardi di dollari.
A. Jac.