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 2013  settembre 03 Martedì calendario

HA VINTO LA COLLANA DI ANGELA

Chi ha vinto nel duello televisivo tra la cancelliera e lo sfidante Peer Steinbrück? La collana di Angela. La signora è apparsa in giacca e pantalone blu scuro, e dalla discreta scollatura ben visibile appariva la Halskette, la collana, nei colori nazionali, il rosso, il nero, l’oro.
Un ornamento da bigiotteria, niente affatto costoso, pietre dure e metallo laccato, suppongo. In pochi minuti, nei siti delle emittenti e dei giornali sono giunti oltre 5 mila commenti, tutti divertiti e positivi per la Merkel.
Con un tocco femminile, Frau Angela ha spostato l’attenzione: i grandi temi, dall’euro agli aiuti alla Grecia, il lavoro, la paga minima, le tasse, l’energia? Tutti a parlare della collana. Non la sfoggiava per la prima volta. La mise al collo già nel 2009, dopo la seconda vittoria. Un segnale di fiducia nell’esito del voto il prossimo 22 settembre.
L’ordine dei colori, per la verità, ricorda la bandiera del Belgio, ma non importa. I tedeschi si chiedono quanto costa il gioiello, dove Angela possa averlo trovato, oppure è un regalo del marito? O lo ha ordinato a un gioielliere discreto? Per la cronaca era firmata da Ulrike e Hans-Peter Weyrich, coppia di designer di Idar-Oberstein, della profonda provincia. La cancelliera conferma la sua immagine di Mutti, di mammina di 80 milioni di tedeschi, che non spende e non spreca, e allo stesso tempo lancia un messaggio: non abbiate paura, io mi devo preoccupare degli altri, delle cicale d’Europa, ma innanzi tutto penso alla mia Germania. Sparagnina e patriottica, senza esagerare.
In base ai sondaggi, il 60% delle spettatrici le assegna la vittoria, e questo era scontato, mentre gli uomini preferiscono il macho Peer. L’80% contro il 5 giudica che lo sfidante sia stato più aggressivo, e la stessa percentuale tuttavia ritiene che Peer sia stato unfair, sleale. Il giudizio conclusivo è di una vittoria ai punti per la signora, 40 a 42. Secondo altri sondaggi avrebbe prevalso il leader socialdemocratico sempre per un soffio. Poco cambia: a tre settimane dalle elezioni (22 settembre), il distacco tra i due è abissale, 28 punti a favore della campionessa in carica. Una quasi vittoria o un pareggio equivalgono a una sconfitta, anche se Steinbrück sembra avere impressionato gli indecisi più di Angela, ma non in misura tale da rovesciare l’esito del confronto.
La Merkel ha fatto uno splendido catenaccio, parlando sempre lentamente e a lungo, cinque minuti più dell’avversario, a cui in finale è stato concesso di recuperare la differenza (secondo il regolamento). E in contropiede, Peer ha subìto tre colpi: ha proposto di ridurre le pensioni dei Beamte, i funzionari pubblici che godono di privilegi; ma alla domanda di quanto, ha dovuto ammettere con arroganza «non posso tenere a memoria tutte le cifre». Quando gli è stato chiesto cosa pensi della Grecia, ha replicato che preferiva parlare del pedaggio delle autostrade, che qualcuno al governo vorrebbe introdurre «come in Italia». I caselli delle Autobahnen più importanti dell’Europa? Infine, una giornalista cattiva gli ha chiesto: «Lei ritiene che milioni di tedeschi siano mal pagati, pensa che lo siano anche i politici?». Il bravo Peer ha guadagnato un milione di euro extra con conferenze e articoli, tutto lecito, ma quando trovava il tempo per andare in parlamento? E settimane fa si è lamentato che il cancelliere guadagna troppo poco, 220 mila euro all’anno. Angela gli ha replicato: «Il mio non è un lavoro ma una missione per il paese».
Domenica sera, lo sfidante si è difeso maluccio: «Se i politici sono pagati bene o male decidetelo voi». Gli spettatori via Internet scrivevano nel frattempo: «Peer, non sbirciare nella scollatura». Uno a zero per Angela. Rete da annullare, forse, ma non importa.