Marco Ansaldo, La Stampa 31/8/2013, 31 agosto 2013
RONALDO DOPO BALE LE SPESE DEL REAL BATTONO TUTTI I RECORD
Sono giorni in cui si parla del Real Madrid per le sue casse che sembra non abbiano un fondo più che per la ricerca di un gioco con Ancelotti in panchina. Dopo la quotazione-choc per Gareth Bale, il gallese del Tottenham valutato 110 milioni (ma potrebbe andare in Spagna per 91), i prossimi avversari della Juve in Champions League stanno per toccare un altro record: i 17 milioni netti di stipendio a Cristiano Ronaldo, che diventerebbe il calciatore più pagato del mondo visto che Eto’o ha rinunciato ai 20 milioni annui dell’Anzhi per trasferirsi al Chelsea. L’accordo con Ronaldo, così come l’acquisto di Bale, non è ancora ufficiale ma lo diventerà nelle prossime ore, anzi la strategia dei madridisti è quella di dare l’annuncio contestuale delle due operazioni.
In un mondo in crisi feroce la domanda è sempre quella: dove li trovano i soldi a Madrid? Un po’ gioca la voglia di stupire. Florentino Perez, rieletto presidente di un club che ha oltre 80 mila soci, si comporta come chi compra all’asta un capolavoro di Picasso a una cifra sbalorditiva e cerca il ritorno di immagine. Anche per questo il Real Madrid è considerata la società più solida e prestigiosa del mondo: in aprile la rivista «Forbes» l’ha valutata 2,6 miliardi di euro, cinque volte più del Milan e della Juventus, e il fatturato tocca i 512 milioni, più di quello del Manchester United. Tuttavia ci sono altre situazioni che aiutano ad affrontare le spese folli. Nel caso di Ronaldo, il portoghese ripaga abbondantemente il club che impone ai propri giocatori la cessione del 50 per cento del diritto di immagine: considerando quanto l’attaccante ha ricavato dagli sponsor, nel 2013 al Real sono andati almeno una decina di milioni. Insomma Ronaldo non è soltanto il fenomeno che si esibisce in campo, è una gallina dalla uova d’oro e Perez non vuole rischiare di perderlo: per questo gli concede di guadagnare 46.600 euro al giorno con un rinnovo che anticipa di 2 anni la scadenza naturale del contratto.
L’operazione è onerosa anche sotto il profilo fiscale. Finora il Real pagava il 25 per cento di tasse sullo stipendio del giocatore, ora entra sotto la nuova legislazione spagnola che prevede un’aliquota poco sotto il 50 per cento. Dunque Ronaldo costerà al Madrid 30 milioni di euro ma chi volesse comprarlo dovrebbe pagare 1 miliardo di euro con la nuova clausola di rescissione che Perez avrebbe posto. In pratica il portoghese si è legato a vita con un cordone di platino, il che gli permette di fregarsene dell’arrabbiatura di non aver vinto il premio come miglior giocatore d’Europa e l’arrabbiatura di Michel Platini per aver snobbato la cerimonia di giovedì a Montecarlo. Quanto al mercato, prima dell’«affare Bale» il Real era quasi in pareggio. I 70 milioni spesi per Isco, Illarramendi e altri acquisti minori sono stati compensati dalle cessioni: il primo sponsor di Florentino Perez è stato il presidente del Napoli, De Laurentiis, che gli ha versato almeno 60 milioni tra Higuain (38 più bonus), Albiol (12) e Callejon (10). E a recuperare in parte il maxi investimento sul gallese concorrerà il Milan se prenderà Kakà: il Real lo darà in prestito ma si libererà di un contratto da 10 milioni netti all’anno pagati a una riserva. A Madrid avranno pure i buchi nelle tasche ma hanno trovato in Italia chi li rammenda un po’.