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 2013  settembre 01 Domenica calendario

QUEI NEO SENATORI A VITA CON LA VITA FUORI DALL’ITALIA

Senatori. Ma poco italia­ni. A vita. Ma con la vita spesa fuori dall’Italia. E la scelta, a quanto emergereb­be in un caso, persino di pren­dere la residenza in un Paese che l’Italia non è. Questa la fo­tografia, a distanza ravvicina­ta, di Claudio Abbado e di Ren­zo Piano, due dei quattro nuo­vi senatori a vita, nominati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La pole­mica infuria e, sostenuta da blog , post e tweet, che s’intrec­ciano sui vari social network, ecco che è subito cominciato il «processo» ai due illustri «con­cittadini» colpevoli di andare così a guadagnare (pur non avendone particolarmente bi­sogno, in verità) grazie a que­sta mossa del capo dello Stato, un appannaggio di 300mila eu­ro che andrà a sommarsi ai lo­ro già lauti guadagni. Perché abbiamo preferito mettere la parola concittadini tra virgo­lette? Ma perché sia Abbado sia Piano sono cittadini del mondo, trascorrono da sem­pre gran parte del loro tempo all’estero. All’estero hanno ottenuto in tutti questi anni pre­stigiosi incarichi di lavoro, suc­cessi, soddisfazioni, e altri, in­tendiamoci, meritatissimi, riconoscimenti. All’estero han­no diretto orchestre, acquistato le loro ville e i loro appartamenti. E all’estero, a Parigi, co­me a New York hanno aperto, è il caso di Piano, i loro presti­giosi studi di architettura. E an­cora, rimanendo alle voci che riguardano Abbado, all’este­ro, a cominciare dal Principa­to di Monaco per trasmigrare poi a quanto sembra in Engadi­na, in Svizzera, hanno deciso di stabilire la loro residenza. Probabilmente, ma è solo un lecito sospetto, per ragioni fi­scali. Ragioni che seguono, con uno strascico un po’ imbarazzante quella vicenda della dichiarazione dei redditi del 2005, rilevati dall’allora ministro Visco, che portarono in su­perficie per Claudio Abbado un introito di appena 17.237 euro lordi e tasse pagate per 3.965 euro.
A dare il la alle polemiche al riguardo, è stato un tweet di Re­nato Farina, ex deputato Pdl, che ha deciso di accogliere a modo suo la nomina a senato­re a vita del celebre direttore d’orchestra con le seguenti pa­role: «Speriamo che Abbado trasferisca la sua residenza fiscale in Italia dalla Svizzera, Engadina. E quella mentale da Cuba». Dopodiché tanti frequentatori internettiani si so­no accodati. Fino agli interven­ti non proprio teneri di alcuni esponenti politici come Elvira Savino deputata pidiellina che così ha ieri ha chiosato: «Non v’è dubbio che le qualità artistiche siano un presuppo­sto importante per la nomina dei senatori a vita, ma la qualifi­ca più alta dovrebbe essere quella del riconoscimento nei valori della democrazia e della libertà, cosa che nel caso del maestro Abbado risultano po­co evidenti nel momento in cui lo stesso Abbado ha sem­pre riservato parole di lode per il regime castrista di Cuba. Forse per Abbado la nomina più opportuna sarebbe stata sì quella di Senatore a vita, a l’Avana però». Resta il fatto che nelle sue ampie e lunghe frequentazioni all’estero Abbado ha inanellato trionfi al Royal Opera House di Londra e al Metropolitan Opera Hou­se di New York (Don Carlos). Impegni e contratti di lavoro dal 1986 al 2000 lo hanno siste­maticamente tenuto lontano dall’Italia e «costretto» a vive­re a Vienna prendendo anche la direzione dei Berliner Phi­lharmoniker, lasciati dopo un tour in Giappone nel 2000 sconsigliato a causa di una se­ria malattia che gli era stata dia­gnosticata. In tempi più recenti ha assunto l’incar­ico di diret­tore artistico della Lucerne Fe­stival Orchestra, dal 2003 (fino ad oggi, quindi meglio cercar casa da quelle parti) e, dall’an­no seguente, direttore musica­le e artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna, città cui re­sta legato. E Renzo Piano?L’ar­chistar nato a Pegli con studi a Genova, Parigi e New York è fi­nito spesso e meritatamente sulle prima pagine dei giornali per le opere del suo ingegno ma è anche vero che già nel 2010 il «Renzo Piano Building Workshop» era risultato il pri­mo studio di architettura per fatturato sia in Francia, con 45 milioni e 785mila euro, sia in Italia, con 11 milioni e 294mila euro dichiarati. Grandi amici e uniti dalla stessa passione per il verde (Renzo Piano è in­tervenuto anche con opere di restyling nella villa in Sarde­gna del direttore d’orchestra) i due nuovi senatori a vita (italia­ni) si possono quindi, a buon diritto, immaginare mental­mente molto lontani dalle vi­cende italiane e dagli affanni del nostro Paese.