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 2013  agosto 29 Giovedì calendario

FAVOLA A LIETO FINE CON LA BELLA CARDINALE

Ci sono prove (stasera la tv le mostra) per dimostrare che il cinema italiano degli anni 60 è stato il più grande di tutti e il più completo. Da una parte, alle 21.30 su Rai Movie, chi voglia controllare quanto sia ancora avvincente e purtroppo molto attuale, profetico, forse senza speranza, può vedere Le mani sulla città di un padre della patria cinematografica come Rosi, che martedì ha pre inaugurato la Mostra del cinema sotto la pioggia, in edizione restaurata che speriamo possa girare per le scuole come prefazione a Gomorra . Altra scelta si può fare con la bellissima e raffinata opera seconda di Valerio Zurlini La ragazza con la valigi a, girata in quel famoso e fatidico 1960 che vide in sala molti capolavori, Dolce vita in testa.
Regista colto, delicato e dedicato alle educazioni sentimentali e ai costumi della borghesia, anche decentrata rispetto alle nevrosi metropolitane, esplorata da Antonioni e da Brusati, Zurlini ha gusto speciale, da rabdomante, per raccontarci innamoramenti e amori, rendendoli gioiosi anche quando non può spendere il lieto fine come accadeva nel suo debutto, l’indimenticabile Estate violenta , sotto le bombe, ancora in un angolo di provincia, stavolta in pace ma scomparsa sociologicamente e moralmente (e finirà con La prima notte di quiete ). È la storia di una ragazza con una valigia di cartone, Aida, che vorrebbe fare il varietà, è ingannata da un cialtrone ma s’innamora poi perdutamente, risarcimento danni?, del giovane romantico fratello di lui che, cercando di stringere i pugni in tasca, gioca intero il complesso di Edipo quando l’incontra e l’invita nella ricca villa di famiglia, dove risuonano eterne armonie (Celeste Aida, voce di Gigli) e hit d’epoca: rock per Celentano, la magistrale Mina di «Cielo in una stanza» e «Tintarella di luna» (si sente anche in Rocco di Visconti, sempre Titanus). Dieci mani sapientissime alla sceneggiatura di Benvenuti, De Bernardi, Medioli, Patroni Griffi e Zurlini per mostrarci una giornata quasi infantile di giochi pericolosi, nella penombra della grande casa. L’autore la riempie di pudore, nascondini psicologici, contraddizioni affettive, dubbi e riferimenti a buone letture, con due protagonisti dell’età di Romeo e Giulietta: lo stupito Jacques Perrin ha 19 anni e la Cardinale 21 (con la voce di Adriana Asti). Una coppia perfetta di vergogna, titubanze, poesia. Cast di matrice teatrale con Corrado Pani che fa il gaglioffo, Enzo Garinei e Romolo Valli sacerdote (come nel Gattopardo ) ma anche insegnante di matematica e d’educazione sentimentale.