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 2013  agosto 29 Giovedì calendario

ADDIO EUROPA, I DIAMANTI SI TAGLIANO VICINO ALLE MINIERE

Non più Londra ma Gaborone: è nella capitale del Botswana che da novembre la De Beers taglierà, raffinerà e venderà le proprie pietre. Il più importante produttore di diamanti al mondo richiamerà nel piccolo stato dell’Africa australe almeno 10 volte all’anno i maggiori commercianti di pietre preziose provenienti da Tel Aviv, New York, Anversa. La multinazionale olandese spiega la scelta per la posizione centrale del Botswana nell’area mineraria che include Sud Africa, Zimbabwe e Namibia. Va detto però anche che la De Beers, spostando il proprio quartiere generale a Gaborone, ha stretto un accordo col governo per lo sfruttamento delle miniere di 10 anni, anziché i tradizionali cinque; in compenso l’esecutivo di Ian Khama sarà proprietario del 15 per cento dei diamanti estratti. Per il piccolo stato africano il settore rappresenta quasi la metà del prodotto interno lordo: nel 2012 sono stati estratti 20,2 milioni di carati con una previsione di crescita che la crisi non ha intaccato.
Il 3 settembre ci saranno le prove generali, con l’Expo minerario a Gaborone, città di nemmeno mezzo milione di abitanti, dove non arrivano voli diretti dall’Europa ne dagli Stati Uniti. «È come ospitare le Olimpiadi» dice Alex Monchusi della camera di commercio: un affare da 6 miliardi di dollari che si moltiplicheranno grazie all’indotto. L’Expo porterà investitori da tutto il mondo e forse anche nuove opportunità di lavoro per 2 milioni di poverissimi. Lo stato è sempre più ricco, però le popolazioni locali vengono relegate nelle tradizionali capanne agli angoli del deserto, private di molta acqua che serve a lavorare i diamanti.