VARIE - 28/8/2013, 28 agosto 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - RISOLTO IL PROBLEMA IMU
ROMA - Cancellata l’Imu sulla prima casa e sull’agricoltura per il 2013. La soluzione per la rata di dicembre, su cui c’è l’accordo politico ma vanno definite ancora le coperture, sarà affidata invece a un secondo provvedimento o direttamente alla legge di stabilità. I circa 2,4 miliardi necessari per coprire l’abolizione dell’acconto Imu arriverebbero invece dall’extragettito Iva derivante dall’anticipo di una nuova tranche di 10 miliardi di pagamenti arretrati della pubblica amministrazione, dalla sanatoria del contenzioso contabile sulle nuove slot e da nuovi tagli alla spesa pubblica.
Un consiglio "molto importante, nel quale abbiamo assunto decisioni significative", ha detto il presidente del consiglio Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine dei lavori. L’Imu viene cancellata, non ci sarà più dal 2014, in linea con l’impegno assunto dal governo. Nasce la service tax che unifica e tocca la Tares, la tassa sui rifiuti. Sarà una tassa che riguarderà i servizi offerti ai cittadini e verrà formalizzata nella Legge di stabilità. "Con l’introduzione della service tax vogliamo creare un meccanismo federale di responsabilità, con i comuni che non saranno solo esattori. La service tax è un’imposta federalista che fa scattare il meccanismo della responsabilità. I sindaci saranno protagonisti", ha sostenuto Letta. La copertura dell’Imu sarà gestita senza aumenti di tasse. Le coperture verranno definite entro il 15 di ottobre. "Non cambieremo i nostri impegni con l’Europa". "Rimaniamo sotto il 3%" nel rapporto deficit-pil". Immettendo nel sistema 10 nuovi miliardi di nuovi crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione, ci saranno entrate fiscali Iva che serviranno a parziale copertura del provvedimento, ha spiegato Letta.
Cassa integrazione. "Abbiamo rifinanziato la cassa integrazione per mezzo miliardo di euro", ha aggiunto il premier Enrico Letta al termine del Cdm. Si tratta di "una prima risposta molto importante" per l’emergenza lavoro.
Gli esodati. Il Consiglio dei ministri ha affrontato anche il nodo della cassa integrazione: verranno stanziati tra 700 milioni e un miliardo di euro per i pensionamenti degli esodati con la normativa pre-riforma Fornero. Sul comparto esodati il Cdm di oggi ha "individuato la categoria dei più disagiati tra questi sfortuniati lavoratori finiti sotto questa definizione: i licenziati individuali, prima dell’applicazione della riforma delle pensioni e che per l’allungamento dei tempi si trovano privi di stipendio e pensione", ha detto Letta. "Si tratta di circa 6500 persone cui diamo una risposta strutturale".
Il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni ha volutto sottolineare che "con altri 10 miliardi di rimborsi saliranno a 30 miliardi i debiti della pubblica amministrazione saldati dal governo". Quanto al settore casa, ha spiegato che ci sarà l’esenzione dell’Imu per le case invendute e l’abbassamento della cedolare secca dal 19 al 15%. La Service tax sarà parametrata alla superficie della casa e chi inquinerà di più pagherà di più. Per i servizi aggiuntivi sempre la metratura della casa. Le percentuali di tassazione verrnno affidate ai comuni.
’Sommando miliardo il miliardo e mezzo messo sugli ammortizzatori in deroga, il miliardo e mezzo messo sul dl lavoro e l’intervento di oggi con 700 milioni per gli esodati, complessivamente questo governo ha messo 3,7 mld sul lavoro. E’ un sforzo straordinario", ha ribadito invece il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini al termine del cdm.
LE REAZIONI. "Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro", ha esultato con un messaggio il vice premier Angelino Alfano. "Per finanziare la cancellazione dell’Imu - dice Alfano - non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose!" Il decreto del consiglio dei ministri prevede l’abolizione della rata di giugno sulla prima casa congelata fino al 16 settembre e l’istituzione della tassa unica che entrerà in vigore dal 2014, la cosiddetta ’service tax’, da definire nella legge di stabilità.
"Il Popolo della Libertà ha rispettato il patto con i suoi elettori e il presidente Letta ha rispettato le intese con il PdL. Gli effetti positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini". Così il leader del Pdl Silvio Berlusconi sull’abolizione dell’Imu. "La pressione fiscale si riduce di oltre 4 miliardi di euro. Soldi che rimangono e rimarranno nelle tasche degli italiani consentendoci di guardare con più fiducia al futuro".
’Le decisioni prese oggi dal Consiglio dei ministri costituiscono una soluzione equilibrata dal punto di vista sociale e delle emergenze, dice il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani. "Il governo - prosegue - ha tenuto conto delle situazioni più difficili. Anche la scelta sull’Imu - rileva - è corretta, soprattutto in vista della riforma e della trasformazione nel senso di un’imposta federale a partire dal prossimo anno".
"La pantomima sull’Imu è l’ultima puntata del teatrino dei larghi inciuci. La maggioranza sta andando in pezzi e oggi il governo mette una toppa a una situazione che precipita verso il baratro". Lo affermano in una nota congiunta i deputati del M5S. I deputati M5S attaccano: "La service tax promette di essere confusa, pasticciata, poco trasparente. E vedrà i cittadini nel solito ruolo di vittime destinate a risparmiare da un lato e a pagare di più dall’altro attraverso la Tares e i prelievi sui servizi cosiddetti indivisibili".
Dal Consiglio dei ministri "primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati". E’ il primo commento che trapela dalla Cgil. "I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza".
(28 agosto 2013)
BERLUSCONI SODDISFATTO
ROMA - L’Imu abolita, la nascita della Service Tax nel 2014, il rifinanziamento della Cig senza nuove tasse. Il premier Enrico Letta mette l’accento sulle coperture trovate in questa prima fase e sul "confronto", sulla "coesione" e sul "gioco di squadra" nella maggioranza per trovare un accordo sulla spinosa questione dell’imposta sulla casa e sulla "necessità di un cambiamento radicale". Un clima di pace ritrovata, almeno apparente, che sembra allontanare i venti di crisi: quanto durerà il governo dopo l’accordo sull’Imu? "Il governo non ha più scadenza", risponde il premier. Il decreto varato "è una vittoria e spero che la giornata di oggi possa far finire finalmente domande come questa..." ha aggiunto.
Letta ha spiegato che il decreto accompagnerà la legge di stabilità, il 15 ottobre, e in quel caso "saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu perché alcune coperture si svilupperanno nelle prossime settimane". Sottolinea che ciò che si farà non prevede la modifica del "saldo dei conti pubblici e dunque il messaggio che diamo a Bruxelles è che facciamo questa operazione rimanendo sotto il 3%" del rapporto deficit/pil". La copertura arriverà da "una riduzione della spesa pubblica, da una tassazione sui giochi e le imprese che ruotano sul gioco" e dall’Iva derivante dal pagamento per 10 miliardi di debiti vantati dalle imprese nei confronti della P.A.
Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha poi spiegato che nel decreto sono previste anche l’esenzione dal pagamento per le case invendute e la diminuzione dal 19% al 15% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato. Le decisioni assunte oggi "dimostrano che il governo c’è è sa decidere sia sulle emergenze sociali sia sulle riforme di prospettiva", ha affermato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta.
E il leader del Pdl Silvio Berlusconi affida a una nota il suo pieno compiacimento: "Una "promessa realizzata", un "punto cardinale pratico e simbolico, del programma che abbiamo voluto come scelta qualificante negli accordi che hanno portato alla formazione del governo di larghe intese". Poi dalla paventata, più volte, crisi di governo si passa al ritrovato sostegno e al rilancio: "Il presidente Letta ha rispettato le intese con il Pdl. Gli effetti positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini".
Esulta con un tweet Angelino Alfano: "Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro". Il Consiglio dei ministri è ancora in corso quando il segretario del Pdl anticipa alcuni dei provvedimenti in discussione sull’imposta. E aggiunge: "Per finanziare la cancellazione dell’Imu non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose!", definendo il dl Imu "una legge tax free". Poi al termine del Cdm non nasconde la "soddisfazione" per la "bellissima notizia".
E il leader del Pdl Silvio Berlusconi affida a una nota il compiacimento: "Una "promessa realizzata", un "punto cardinale pratico e simbolico, del programma che abbiamo voluto come scelta qualificante negli accordi che hanno portato alla formazione del governo di larghe intese".
Grande soddisfazione condivisa dai capigruppo Pdl alla Camera e al Senato Renato Brunetta e Renato Schifani che parlano del "governo Letta-Alfano" che "fa sul serio" e di un "bel giorno".
Scelte, che la maggioranza rivendica in vario modo: "I più deboli al centro del decreto
legge varato oggi. Rifinanziata la cassa integrazione per evitare che migliaia di lavoratori restassero senza reddito e salvati dalla disperazione e dalla povertà oltre 6000 esodati da licenziamenti individuali. E poi superata l’Imu sulla prima casa con l’introduzione di una tassa finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni", dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini al termine del Cdm.
Di decisioni "equilibrate e corrette" parla il segretario del Pd Guglielmo Epifani, "Il governo ha tenuto conto delle situazioni più difficili. Una soluzione equilibrata dal punto di vista sociale e delle emergenze. Anche la scelta sull’Imu è corretta, soprattutto in vista della riforma e della trasformazione nel senso di un’imposta federale a partire dal prossimo anno", ha commentato Epifani.
"Il governo pur in una situazione non facile e grazie al lavoro di squadra ha raggiunto un risultato estremamente positivo e utile per la modernizzazione del Paese ponendo molta attenzione a famiglie, imprese, giovani al termine di un confronto molto serio e costruttivo" ha affermato il responsabile Economia del Pd Matteo Colaninno, rivendicando l’azione del Pd per ottenere questo risultato.
Nel coro di approvazione non entrano però alcune voci: quella della Cgil, che riconosce al Cdm "primi atti, sia pur utili e importanti, ma che lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati. I fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata emergenza". Non solo, il sindacato mette l’accento su altre priorità da affrontare: "Si ripropone il tema di una restituzione fiscale al mondo del lavoro e delle pensioni in modo forte. Per la Cgil a questo punto non ci potrà essere una legge di stabilità senza una risposta fiscale al lavoro e alle pensioni".
Ma se viene sciolto il nodo Imu "solo per il 2013 perché aumentare tasse che nessuno toglierà, come le accise o le tasse sulle seconda casa?", chiede il leader della Uil Luigi Angeletti e avverte che, se sarà poi necessaria una "rimodulazione nel 2014 la copertura non può che essere una tantum. Io temo invece che si vadano ad aumentare accise che poi resteranno, e mi sembra la soluzione peggiore possibile".
L’ intesa raggiunta tra Pd e Pdl sulla riforma dell’Imu non piace però all’ex premier Mario Monti, che attacca la scelta del governo, definendola un "cedimento di Enrico Letta e del Ministro Saccomanni, di cui ho in grandissima stima, e del PD alle pressioni del PDL".
"L’Europa - ha detto il leader di Scelta Civica - chiedeva da tempo che l’Italia introducesse una tassazione per la prima casa, non per un sadico gusto di far pagare di più ai cittadini ma per poter ridurre semmai la tassazione sul lavoro, stimolando la produttività. Il governo ha scelto una strada diversa, quella di arrendersi alla forte pressione del Pdl. Quindi si avrà, se ho capito bene, un successo politico del Pdl, un’apparente soddisfazione per i proprietari di case e tutti i cittadini finiranno a pagare tutto questo con piccoli aumenti a piccole tasse e l’aumento dei tassi d’interesse". Monti ha concluso affermando: "Tutto questo dà la sensazione, all’interno e all’esterno del Paese, che anche se c’è un governo, si accettano pressioni che non hanno molto senso dal punto di vista economico e civile".
(28 agosto 2013)
CASO BERLUSCONI
ROMA - Affidare alla Consulta il compito di sciogliere i dubbi sulla costituzionalità della legge Severino e sospendere i lavori della Giunta del Senato in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Sono le richieste contenute nei 6 pareri pro-veritate - anticipati da Repubblica - presentati dai legali di Silvio Berlusconi all’organismo per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama. Sono stati accompagnati da una breve lettera firmata dall’ex premier, che preannuncia anche il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, per violazione dell’articolo 7, contro la legge Severino. Nel mirino la presunta retroattività di quella che la difesa del Cavaliere, considera, a tutti gli effetti, una sanzione penale.
"La memoria è stata trasmessa così entro il termine prescritto: e cioè il 28 agosto" - ha confermato il presidente della Giunta, Dario Stefàno. Entro il 9 settembre sarà trasmessa, invece, copia del ricorso, attualmente in fase di preparazione.
Ad esprimersi sulla costituzionalità della legge sono i seguenti esperti: Giovanni Guzzetta, Giorgio Spangher, Antonia Antonella Marandola, Roberto Nania, Gustavo Pansini; e poi Nicolò Zanon, Beniamino Caravita e Giuseppe De Vergottini, che hanno firmato un parere a sei mani. I quattro nomi pubblicati oggi da Repubblica (Bruno Nascimbene, Andrea Saccucci, Augusto Sinagra, Vittorio Manes) non hanno scritto alcun parere, né sono stati contattati dagli avvocati di Berlusconi. Facevano solo parte di un elenco ipotetico.
A Palazzo Madama è già al lavoro il relatore, il senatore Pdl Andrea Augello: "Devo ancora prendere visione della documentazione che studierò per svolgere la mia relazione", annuncia. "Non potrò tenere conto in questa occasione del ricorso", spiega all’Adnkronos, "dal momento che è in via di ultimazione e verrà inviato al Senato presumibilmente il giorno stesso della seduta. "Lavoro per rispettare la scadenza del 9", dice ancora Augello raggiunto telefonicamente, a chi gli chiede se, vista la mole di materiale ritenga necessario un rinvio. Contrario a un allungamento dei tempi, il senatore Pd, Felice Casson: "Approfondimenti? La giunta ha già dato 20 giorni alla difesa. Il tempo è già stato concesso". Parole simili dal presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda: "Credo che non si debba nè forzare i tempi con accelerazioni artificiali, né -sottolinea - rallentarli in modo immotivato".
Si colloca, invece, sulla stessa linea di Luciano Violante, Beppe Fioroni. "L’italia è uno stato di diritto, dove le leggi si rispettano e le sentenze si applicano ma proprio per evitare al Pd di apparire prevenuto, se il Pdl ha motivi seri e fondati, si approfondisca pure la questione Berlusconi". E’ quanto sostiene l’ex ministro Pd, "Non cambierebbe molto decidere il 9 settembre o più in là - sottolinea Fioroni -. Per questo valuto le parole di Violante come un’opinione seria a sostegno dell’idea che si possano concedere approfondimenti a chi abbia dubbi, se i dubbi sono reali".