Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 27/8/2013, 27 agosto 2013
Tra i ricordi d’infanzia di Gadda, c’è il piccolo Carlo Emiliuccio nella odiata villa di Longone: «Il viaggio da Milano in Brianza era un sogno d’una notte di mezza estate»
Tra i ricordi d’infanzia di Gadda, c’è il piccolo Carlo Emiliuccio nella odiata villa di Longone: «Il viaggio da Milano in Brianza era un sogno d’una notte di mezza estate». Mesi passati in solitudine mentre «nuvole strane trasvolavano nel torrido cielo». Senza dimenticare le notti in cui la «cicala immensa, a tratti, taceva e più lontane e remote cicale dicevano malinconiose desolazioni della terra, popolata di brianzoli». Ma il ricordo più caro è quello della Marietta, «onesta e timorata» donna di servizio che sotto la gonna non portava indumenti intimi e dunque poteva pisciare «sul prato brianzolo stando all’impiedi», a formare un «gorgogliante ruscelletto sul fraticello francescano un bello e spumeggiante laghetto». (Carlo Emilio Gadda, Villa in Brianza, Adelphi)